“ e non contenta di ciò, ma aggiungendo male a male…” La formula – tradotta dal latino a beneficio dell’assessore – faceva parte del frasario usuale dei processi medievali al termine dei quali si bruciava carinamente viva qualche povera donna accusata di stregoneria.
La frase ci è tornata però a mente nell’apprendere che la Comunità del Parco si appresterebbe di nuovo a discutere di un fatto che non le compete, come la decretata conferma del Direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
I nostri maggiorenti, insomma, non contenti della figuretta rimediata con il primo “pronunciamiento”, considerato evidentemente dal competente ministro alla stregua di un chiacchiericcio tra astiose comari, paiono intenzionati a costituire una resistenziale Linea del Piave sulla inesistente questione, (o piuttosto una linea Maginot col “nemico” che se ne impippa, passa da un’altra parte e la aggira).
Ora, alla luce di informazioni fresche di giornata, la sollevazione dei rivoltosi in fascia tricolore contro il supposto vulnus patito dall’Arcipelago Verde e Blu e dalle auguste persone loro, parrebbe ancora più comica.
Si è infatti appreso che il Ministro dell’Ambiente Galletti non ha fatto il particolare sgarbo di non considerare l’alto parere, ma semplicemente, avvalendosi delle sue pertinenti prerogative – i Direttori dei parchi non li nominano i farmacisti - ha deciso di confermare TUTTI i Direttori dei Parchi il cui mandato era in scadenza (tra i quali – va detto per dovere di cronaca – qualcuno con qualche problemuccio serio c’era), nessuna trama ordita quindi, nessuna oscura volontà di mortificazione dei fieri capi-tribù insulari.
Sorge a questo punto l’atavico interrogativo: “Ma dove vanno senza ombrello?” Contri chi, cosa e perché realmente si indignano?
Per il principio che è meglio tacersi che dire minchiate, suggeriamo ai nostri eroi, un periodo di limitate esternazioni, magari di preghiera e, forzando la loro natura, volendo fare qualcosa di realmente ambientalista, di meditazione sulle ultime parole del Papa.