Premetto (per i quattro o cinque che non lo avessero capito) che non sono iscritto al PD né mi passa per l'anticamera del cervello di farlo, premetto altresì che non ho mai votato PD né, al di là dei rapporti di amicizia che mi legano a qualche piddino, che mi si può definire un simpatizzante, anzi in particolare pensando al capintesta, al vacuo ragazzotto di Pontassieve (sempre meno di moda ultimamente) che si gabella per statista, sono caso mai da iscrivere alla categoria degli antipatizzanti.
Tutto ciò premesso s'io fossi stato nelle mutande dei responsabili della Festa dell'Unità dopo aver ricevuto da un funzionario comunale la sollecitazione a rimuovere una innocua mostra fotografica dal viale dei giardini, vieppiù dopo aver assistito alla ridicola raccolta di documentazione fotografica del presunto misfatto, forse avrei fatto quello che i ferajesi definiscono "un casino dell'ottanta" ...
Stavo queste cose scrivendo, ed avendo in animo di proseguire commentando sia lo scompisciante paragone tra Heinrich Himmler e il comandante della guardia ferajese Rudolph Pacini, proposto dal segretario federale del PD Fabiani, nonché la risposta dell'amministrazione comunale a giustificare l'uscita a mentula di veltro compiuta, debole come una minestrina fatta col brodo di dado, quando (tra vecchi ci si aiuta) mi leva il lavoro Giovanni Fratini che invia una nota sullo stesso argomento, che riproduco qui di seguito:
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Sulle foto messe dal PD all’ingresso dei giardini delle Ghiaie, in occasione della festa dell’Unità, questa volta mi sento di dare ragione al nostro Sindaco e al suo Vice Assessore appassionato di musica rap.
E’ vero, non siamo più in campagna elettorale! A che serve dunque denunciare certe situazioni di degrado della città? Quelle foto impertinenti era davvero opportuno metterle in bella mostra? E se proprio i compagni del PD non riescono a rassegnarsi per la sconfitta elettorale e a starsene zitti e buoni, facendo lavorare tranquillamente chi ha vinto e si è assunto l’onere e l’onore di governare Portoferraio, potevano almeno accettare la proposta fatta dai Vigili Urbani di esporre quelle fastidiose foto in un angolo un po’ nascosto dello spazio occupato dalla festa; magari sotto una delle palme recintate, proprio in questi giorni, per garantire la pubblica incolumità. Già ci sono appunto quelle maledette palme che dovrebbero essere un po’ potate per evitare che i rami cadano addosso ai frequentatori dei giardini. Se poi esponiamo al pubblico, proprio alla porta di accesso al giardino delle Ghiaie, anche altre “sconcerie”, non si fa certo del bene alla città! A chi giova?
Condivido; un ragionamento che non fa una piega!
Inoltre quando si scrive, come ha fatto il Segretario della Federazione del PD Fabiani, di un Corpo dei Vigili urbani trasformato “ in una moderna Gestapo”, si raggiunge l’apice di una sconsiderata polemica. Macché Gestapo! I Vigili hanno fatto una semplice visita di cortesia. Volevano solo dare qualche utile suggerimento per l’organizzazione della festa e per l’allestimento degli spazi. Anzi i compagni addetti alla cucina, ad esempio, sono convinto che avrebbero potuto approfittare della visita per chiedere loro qualche consiglio per la preparazione del menù. Insomma nessuna velleità di imposizione, ma solo desiderio di collaborazione per la migliore riuscita della festa da parte dei Vigili, ma soprattutto da parte di chi li ha mandati, che, se si facesse vivo, andrebbe senz’altro ringraziato.
Quanto alle situazioni di degrado è da dire che una cosa è vederle dal vivo (quelle su cui hanno puntato l’occhio i compagni del PD e le tante altre che non hanno segnalato), altra cosa, davvero scorretta, è fotografarle ed esporle al pubblico in un luogo molto frequentato dai turisti!
Chi volete che passi davanti al Palazzo comunale e si accorga della terrazza scrostata, dell’intonaco della facciata malconcio e delle persiane della sala consiliare che mancano? Chi volete che vada a visitare il sito archeologico (si fa tanto per dire) delle Grotte o quello della Linguella? Nessuno o quasi.
Se fossi responsabile della Festa inviterei il Sindaco (e naturalmente anche il Suo Vice) la sera della chiusura, quando in genere c’è un bel po’ di gente, e prima dell’apertura della cucina toglierei dai pannelli tutte le foto esposte per consegnarle in una busta, con un biglietto di scusa, al nostro Primo cittadino (naturalmente anche al suo Vice, in copia) e al momento della consegna e della riappacificazione metterei come sottofondo un po’ di musica rap, che il Vice, sono certo, gradirebbe molto.
Giovanni Fratini
Già Sindaco di Portoferraio, da qualche tempo “vecchio mentore” e da poco anche “vecchia gloria”.