Ora, è vero che non si doverebbe zampica’ chi è già pe’ le tere, né da’ le tuffate a chi sta a gallo pe’ scommessa o le puntate a chi aguanta il fiato co’ denti etc. (testo a fronte per i foresti: Orbene è ingeneroso calpestare chi già si giace al suolo, spingere sotto il pelo dell’acqua chi sta annaspando, percuotere chi è allo stremo delle forze etc.) ma quando uno se le va a cercare …
Quando ci è giunta da Marciana Marina la foto riprodotta qui a lato con quel gigantesco striscione teso (ma proprio "teso" no, visto che ha la linea cadente del buzzo di salpa e è moscio come il pipo di nonno) facciamo attaccato da una parte all’altra del palco con scritto “Vietato salire sul palco” tradotto (anco!) in inglese, abbiamo immediatamente pensato o ad fotomontaggio o ad uno scherzo ispirato dagli striscioni ferajesi, al De Laugier, comunque all’opera di qualcuno che aveva trovato un modo originale per stigmatizzare la “mosciura” di una stagione nella quale (in attesa di una conferenza sulla importanza del callifugo per la qualità della vita nell’Europa occidentale) l’evento più frizzante, il “clou”dell’estate, lo ha costituito un dibattito sulle badanti ciniche e bare.
E invece no, il severo monito a lettere cubitali è stato concepito da qualcuno e colà appeso per espressa volontà di chi amministra (si fa per dire) il ridente (si rifà per dire, con l’aria che tira) borgo marinese.
Certo – ci è venuto da pensare – quanto alle dimensioni della cartellonistica delle avvertenze, la linea marinese è un poco saltabeccante; per dissuadere, riteniamo, qualche bambolo da salire a giocare sul sacro palco, uno striscione che si potrebbe leggere da mezzo chilometro, e qualche mese fa, per segnalare che la spiaggia “lato bottino” del moletto del pesce (dove comunque si affittavano lettini e ombrelloni) non era balneabile, una cartellino modello francobollo, che per trovarlo ci voleva la bacchetta del rabdomante e per leggerlo dodici decimi di vista.
Continuando a salire in dimensioni commisurate all’importanza dell’avviso, suggeriamo che, in previsione della prossima apertura della piscina comunale che tutto il mondo ci invidierà (chi la manterrà aperta si vedrà dopo), il comune intanto affitti il dirigibile della DUNLOP e lo faccia volteggiare nei cieli marinesi con scritto sulle fiancate “VIETATO PISCIARE IN PISCINA”