Un Comunicato dell’APPE informa che la prossima stagione turistica ci porterà un buon incremento di approdi croceristici con il conseguente sbarco di migliaia di turisti in più. Già nel 2015 l’incremento era stato appezzabile e penso oggi, avendo ulteriore conferma, che tanto non sia dovuto alla capacità promozionale di quanti hanno tale compito, quanto a ciò che sta accadendo sulle sponde sud del Mediterraneo. E’ naturale che si pensi, conseguentemente , ad un adeguamento delle nostre banchine di approdo. Benvenga quindi l’allungamento dell’ “alto fondale”. Si deve prendere atto che la croceristica attuale si sta orientando su barche che superano abbondantemente i 300 metri, la cui lunghezza causerebbe inevitabilmente difficoltà di manovra all’interno dell’area portuale oltre a limitare, aspetto ancor più negativo, l’operatività alla continuità territoriale, essendo la banchina interamente occupata per tutta la giornata, qualche volta fino alle ore 21/22.
Ma non stiamo auspicando un aumento degli slot?. Così come non sto affatto affermando che l’idea di allungare la banchina sopra detta sia sbagliata, tutt’altro è da fare e subito!. Sto invece sottolineando che si deve pensare al prossimo futuro in linea coi tempi, che dobbiamo prevedere e progettare soluzioni che non compromettano le attuali operatività esistenti e che, invece, facilitino ulteriori sviluppi futuri. Insisto nel dire, e non scopro l’acqua calda, che la soluzione sta nel progettare, con le moderne tecniche ingegneristiche, una banchina lungo tutto il litorale del “Grigolo” e parallela al litorale stesso.
Avremo così un approdo facile, senza difficoltose manovre di approdo, senza invadere spazi e manovre all’interno dell’area portuale e slot a disposizione.
Sergio Bicecci
Caro Sergio
Premetto di non avere molta competenza tecnica di portualità, ma così "a occhio" la tua proposta mi pare un po' poco concretizzabile.
Portare all'accosto un natante di 300 metri (10 metri più lungo del famigerato Concordia per avere un'idea) a Portoferraio credo comporti delle difficoltà non sormontabili con la buona volontà e l'entusiamo che esprimi.
Primo problema: da dove inizierebbe e dove finirebbe la "banchina parallela al litorale" (che comunque dovrebbe superare la lunghezza di 300 metri)?
Sempre a occhio ti chiedo di immaginare di stendere tre campi di calcio e spiccioli dal bastione che delimita il Grigolo parallelamente alla costa...
Ho idea che, finita la costa (sotto il faro), si sarebbe più o meno a mezza strada e - minimo - ci sarebbe da banchinare il mare per altrettanti metri.
Ovviamente occorrerebbe raccordare poi con la costa la sporgenza, creando così il "piazzale del faro" che ingloberebbe "Les deux Frères", la Punta della Madonnina e tane di polpo varie, ma potrebbe tornare anche utile: una piccola galleria che sbucasse in Piazza della Repubblica e della carenza di parcheggi nel centro storico nessuno parlerebbe più!
Secondo problema: la misura del fondale: quelle "bestie" che evochi in attracco ferajese pescano (quando va bene) 8 metri, come si farebbe a garantire ed esse il minimo di fondale per manovrare "comodamente" ma anche meno?
Atteso che per trovare la naturale sufficiente batimetria bisognerebbe estendere molto in larghezza quel gingillino di banchina, credo oltre l'attuale rotta delle navi in accosto, per limitare cristianamente la distanza del fronte di attracco dalle mura, non creare, oltre l'acquisito "piazzale del faro" di cui al punto precedente, un'altra gigantesca spianata (e non "strozzare" del tutto l'ingresso in porto dei natanti), occorerebbe comunque compiere una ciclopica opera di scavo dell'attuale fondale, probabilmente in buona parte roccioso, per parecchie decine di migliaia di metri cubi.
La domanda che sorge spontanea a questo punto è: "Quanti milioni costerebbe il primo attracco al Grigolo di una supernave?"
La risposta è: "una balla..", e, per la seconda domanda "chi finanzierebbe il tutto?", citando Bob Dylan "risposta non c'è o forse, chi lo sa, perduta nel vento sarà"
L'impossibilità dell'impresa mi esime quindi da ulteriori ragionamenti sulla inaccettabilità estetica, paesaggistica ed ambientale di quello che ipotizzi, che oltretutto richiama un'idea già formulata da un creativo e noto ex leghista portoferraiese, che proponeva la realizzazione di un molo per navi da crociera alle Viste (e anche un aeroporto intercontinentale a Pianosa e un canale navigabile tra Mola e Stiopparello, ma parliamo di un fuoriclasse).
Quindi navi da 300 metri a Portoferraio (per fortuna, dal mio punto di vista) non attraccheranno mai, e, anche contentandosi di segarle a metà (navi da 150 m), risulterebbero comunque lunghe come 1,6 volte l'Oglasa, e predisporre al Grigolo una banchina per loro sarebbe comunque arduo, dispendioso, e per me eccessivamente impattante.
E poi questo mare di soldi, questi pesanti interventi per ottenere cosa?
Mettiamo pure che una banchina dedicata ci consenta di incentivare di molto (ma ci credo poco) l'attuale traffico crocieristico, arrivando oltre i 200 attracchi annui, sarebbe davvero la "svolta" per l'economia ferajese e isolana?
Non correremmo il proverbiale rischio di quello che andò a comprare un cappello a Firenze "per risparmiare"?
"Steveno bene come steveno pendiconi come d'ereno..." E' tanto bello com'è il Grigolo, caso mai togliamocelo un po' di cemento (ad esempio quello di quel troiaio di stazione di pompaggio dei liquami, quando - speriamo presto - sarà disattivata), invece di aggiungerne altro. Non lasciamo un'altra bruttura in eredità a quelli che verranno.