Cecco Angioleri scrisse e De André ricantò: “s’i' fossi foco“, Lucio Dalla compose “Angelo”, nella quale vagheggiava, nella sua maniera dolcemente graffiante, di ricevere il dono di poteri sovrannaturali per poter eliminare le brutture e le ingiustizie del pianeta, un altro canzonettaro intelligente come Eugenio Finardi, più incazzoso, chiedeva al sogno un F 104 a reazione, per mitragliare con decisione, le risse da concerto e da pallone, e gli esperti della televisione … e per la cronaca dopo essersela presa con gli idioti moralisiti, finardi metteva nell'ideale mirino i leccaculo giornalisti, i bravi cittadini (eh sì) che vanno a scopare le bimbe e i sodomizzare i bimbi thai (ops!) e diceva: “detesto il randa col Ferrari (o Porsche non fa differenza ndr) e la pistola, i protettori di ballerine, tutti figli di puttana con una faccia sola … me li sento nella gola …"
Ora trasformarsi in fuoco, diventare un angelo e disporre di un caccia capace di azioni tanto chirurgiche, benché benemerite per l’umana specie, sono “periodi ipotetici dell’irrealtà” comunque meno distanti dalla realtà di quello che vado, cari lettori, a formulare:
Se per un giorno fossi il sindaco dell’Elba (“il” non "un") farei pubblicare sui giornali nazionali il seguente annuncio: “Cercasi compagnia di navigazione seria anche (anzi meglio se) usata, disposta ad operare sulle rotte del canale per 12 mesi l’anno, coprendo le fasce orarie di interesse pubblico a tariffe non usurarie, utilizzando vettori entro i limiti della decenza per affidabilità e velocità”.
Al pari dei miei esangui ed indecisionisti (qualcuno pure un po' tonto, sed transeat) omologhi, avrei bisogno di un tavolo (che quando si deve tirare i cazzotti può servire) e convocherei i soggetti interessati: l’Autorità Portuale (deputata a sovrintendere ai destini della navigazione ed alla formazione dei futuri dirigenti del trasporto marittimo), la Regione che tanto sa di ferrovie e non capisce palesemente un cazzo di navi, ed il garante della concorrenza che garantisce chi viene a vendemmiare d’estate quando la domanda di trasporto abbonda e ci va allegramente di poppa per il resto dell’anno.
La richiesta che formulerei a costoro sarebbe: “Non ci aiutate più, fatevi i cazzi vostri, godetevi i vostri principeschi appannaggi (finché dura), e lasciateci solo gestire i residui “slots” come minchia ci pare, e soprattutto smettete di prenderci per il culo, che abbiamo già dato”
Dopodiché atteso di avere ricevuto adeguate manifestazioni di interesse, chiederei a tutte le categorie economiche dell’isola di firmare dei protocolli operativi con il nuovo soggetto. Ciò fatto me ne andrei a letto dimissionario e contento.
Ma per citare in conclusione un altro cantautore più cupo, Tenco: “I sogni sono solo sogni e l’avvenire è ormai quasi passato”