Sui giornali degli ultimi giorni si leggevano in fila due notizie sul porto di Marciana Marina. La prima notizia è che la Autorità Nazionale per la vigilanza sui contratti e sugli appalti pubblici ha deliberato la illegittimità delle procedure che il comune ha seguito per affidare in appalto la gestione del porto turistico di Marciana Marina alla società Marina di Marciana. La seconda notizia è che la Giunta di Marciana Marina ha deliberato la rescissione consensuale del contratto con la società Marina di Marciana rinunciando alla riscossione anticipata del canone di locazione previsto dal contratto.
Le due notizie messe insieme formano quello che gli avvocati chiamano un "combinato disposto", con effetto esplosivo per fra Cimabue ed i suoi fraticelli.
Leggendo l’implacabile pronunciamento dell'Autorità Nazionale per la vigilanza sui contratti e sugli appalti pubblici, viene fuori senza ombra di dubbio che per la ANVC nella gestione della gara di appalto ci sono stati abusi che hanno turbato il regolare andamento dell'asta e che la società vincitrice ha usufruito di indebiti vantaggi.
Esattamente quello che la passata minoranza marinese aveva incessantemente e disperatamente detto, con interpellanze ed interventi, a Cimabue ed ai suoi ignoranti consiglieri (nel senso che probabilmente ignoravano cosa stavano combinando il Sindaco ed il superavvocato lautamente retribuito) che quella gara era irregolare secondo le norme vigenti e che così, come la locomotiva di Guccini, sarebbero deragliati e avrebbero sbattuto il muso, con danni per il porto, per il paese e anche per le loro tasche.
Vuoi vedere che ora, come si è tentato di fare per il blitz della Finanza, invece di assumersi le proprie responsabilità, il maldestro macchinista Cimabue cercherà di dare la colpa ai segnalatori della ex minoranza che agitavano la bandiera rossa per avvertirlo che il convoglio che aveva confezionato stava andando a tutto vapore verso un burrone senza binari per attraversarlo?
Ora il buon macchinista Cimabue sembra davvero nei pasticci: l'Autorità per la vigilanza trasmetterà la deliberazione alla corte dei conti ed alla Procura della Repubblica
In attesa delle decisioni della Corte dei Conti chi ha gestito queste procedure farà bene a frugarsi perché è assai probabile che prima o poi dovrà rifondere il danno erariale.
La Procura della Repubblica di Livorno conosce già parecchio bene la questione perché ha indagini in corso per le quali a Marciana Marina e un po’ in tutta l’Elba si dice che abbia emesso avvisi di garanzia contestando diversi reati.
Quel che è davvero difficile da capire sono le motivazioni della giunta Cimabue: di solito l'organo politico dell’Amministrazione Comunale si limita a dettare le linee di indirizzo alle quali gli uffici si devono attenere. Una volta deciso di dare in gestione i pontili tutti gli atti amministrativi, dalla gestione della gara, all'affidamento dei pontili e al pagamento dei canoni avrebbero dovuto essere di esclusiva competenza degli organi tecnici, Se il gestore era inadempiente l'unico provvedimento di autotutela della Giunta poteva essere quello di citare in giudizio la società assegnataria.
La Giunta marinese ha invece deliberato di rescindere consensualmente il contratto e di richiedere il pagamento del canone di locazione non in un'unica rata anticipata, come previsto dal contratto, bensì in tre comode rate posticipate.
Gli esclusi dalla gara di appalto potrebbero benissimo obiettare che a queste nuove condizioni avrebbero anche loro fatto offerte vantaggiose. Ma perché i nostri eroici amministratori si preoccupano così tanto di venire incontro alla richieste della Marina di Marciana?
Dopo aver tentato di dipanare questo aggrovigliato pasticcio cimabuiano, qualche domanda sorge spontanea: ma come possono questi stessi amministratori (e tecnici) che hanno così magistralmente gestito la vicenda del Porto marinese pensare di gestire la pratica del Piano del Porto? E mentre la minoranza si sgolava per avvertire che così si andava a sbattere nel muro facendo naufragare il porto, Regione, Provincia e gli altri Enti che avrebbero dovuto vigilare dove erano? Dormivano? Non sarebbe meglio svegliarsi prima che arrivino la Magistratura e le Autorità nazionali per la vigilanza?
Tiro Fisso 3
Dopo aver aggiunto, per dovere di cronaca, che pure la minoranza succeduta alla precedente ha continuato "ad avvisare il macchinista" lanciato nella sua folle corsa, senza risultato alcuno, una breve riflessione su questa vicenda che dimostra ancora una volta quanto sia urgente "chiudere questi otto pollai"; amministrare un comune oggi è una faccenda assai complicata, un compito che non può essere affidato a degli sprovveduti ancorché "legittimati" da un ampio consenso elettorale, e più si restringe la base di selezione degli amministratori, più sono limitati territori e popolazione di un comune, più e difficile comporre organismi di governo adeguati.
Come dire, per tornare alla metafora iniziale, che sugli ideali binari di quest'isola di pericolose locomotive guidate "a pene di segugio" ne girano diverse, ed allo schianto marinese potrebbero seguirne altri.