Fa piacere registrare che è ritornato “in auge” tra i commercianti l’eterno tema del traffico nel centro storico e che si avverta l’esigenza di adottare misure, più o meno drastiche, per cambiarne l’immagine e renderlo più vivibile e più appetibile da parte dei turisti e degli stessi residenti.
Da tempo ormai si assiste passivamente ad una lenta, inesorabile invasione del traffico privato. In centro (ma anche fuori dal centro) molti automobilisti si sentono autorizzati a fare quello che a loro resta più comodo: attraversare la Piazza Cavour ed anche sostarvi; effettuare in ogni ora del giorno le operazioni di carico e scarico e in qualunque parte della piazza o di Via Cavalieri di Vittorio Veneto; sostare sulle strisce pedonali o sugli spazi riservati ai pedoni; parcheggiare la propria moto tra una fioriera e l’altra o lungo le colonnine in ghisa che delimitano i marciapiedi. E infine sostare addirittura sul sagrato del Duomo.
E’ da cogliere con favore, dunque, che siano gli stessi operatori economici a porsi il problema di rimediare in qualche modo a questo caos intollerabile, che non giova certo alla economia turistica della Città di Cosimo. Le posizioni sono differenziate, certo, c’è chi si limita a chiedere l’anticipazione della chiusura della Calata alle ore 17 e chi sta pensando, invece, anche a misure più incisive che prevedano la chiusura totale del centro, almeno nel periodo estivo, lasciando ai residenti la possibilità di entrare nella parte alta della città con uscita poi da Via Guerrazzi.
Credo che l’Amministrazione, al momento, possa tranquillamente accettare una chiusura anticipata alle 17 o almeno alle 18. Non è una scelta “rivoluzionaria”, ma in ogni caso di buon senso.
Più complicato, invece, disporre una chiusura totale del centro al traffico dei non residenti, compresi i turisti, per il semplice fatto che, in questo caso, occorre necessariamente offrire delle alternative Quali? Le ha molto bene indicate il Presidente della Confesercenti De Simone. Ripristinare un servizio marittimo nella rada con collegamenti da Bagnaia, Magazzini e S.Giovanni; realizzare un parcheggio multipiano nel piazzale retrostante l’ex Residence e sfruttare a parcheggio anche tutta l’area della ex Caserma della Finanza; mantenere un servizio di bus navetta non solo durante il giorno, ma anche la sera dalle frazioni non servite via mare. Aggiungerei anche l’organizzazione di un servizio di trasporto pubblico “leggero” che consenta di raggiungere facilmente la parte alta del centro storico. Vorrei anche ricordare al De Simone che almeno 50/60 posti auto, un tempo disponibili, sono stati sottratti alla città con disposizioni della Autorità portuale e del Comune in base a mai dimostrate ragioni di sicurezza portuale ( vedi alla banchina dell’alto fondale) o per riserve illegittime di posti.
Per mettere in piedi tutto questo nuovo sistema di mobilità, occorre certamente del tempo e un impegno finanziario consistente. Ma si dovrebbe pur cominciare a fare qualcosa, perché le condizioni del centro, per quanto concerne il traffico, sono divenute insopportabili. Anche se la chiusura totale alla fine non dovesse passare, gli interventi e i servizi che sono stati indicati dal Presidente della Confesercenti potrebbero, comunque, alla lunga scoraggiare molto l’uso del mezzo privato. E sarebbe già una gran cosa!
De Simone ha anche espresso l’esigenza di definire un progetto che riqualifichi la città antica. Bene. Ma intanto cominciamo a tenere aperti non solo di giorno, ma anche la sera i nostri gioielli storici, che fino agli ‘70 erano in rovina e inaccessibili. Abbiamo lavorato e speso tanto per conquistarli e restaurali ed allora sfruttiamoli e godiamoceli! E facciamoli godere anche ai nostri ospiti. La Linguella che ha anche un interessante museo archeologico, i bastioni medicei e il Forte falcone, da cui si può godere un panorama stupendo della città, il Teatro dei Vigilanti, la Caserma De Laugier che oltre al chiostro, ha anche un bellissimo piazzale. Non facciamo tutto o quasi in Piazza Cavour. Portoferraio non ha soltanto una piazza Matteotti come Capoliveri o una piazza della chiesa come Marciana Marina. Abbiamo tanti altri spazi dove ricevere e far divertire i turisti, con spettacoli teatrali, musicali, con il “cinema sotto le stelle”ecc……. Abbiamo anche una piazza che andrebbe oltre che migliorata ( e magari liberata dalle macchine ) anche più sfruttata, la piazza detta dei “giardinetti” o del monumento. Che poi per la toponomastica del nostro Comune è Piazza della Repubblica. Mi sembra che il ritornello iniziale di questa Amministrazione che “non ci sarebbero quadrini” non lo canti più nessuno. Le finanze del Comune godono di ottima salute. E allora diamoci da fare.
Giovanni Fratini