Partendo dal presupposto che per noi il Neverending è e rimarrà per sempre una manifestazione per ricordare il nostro amico, compagno, fratello Pipino; ci dispiace moltissimo leggere commenti e articoli che da giorni inondano i social media e i quotidiani Elbani.
Il nostro intento è sempre stato quello di far crescere ed arricchire questo evento, migliorandolo di anno in anno, ma ora state creando una faccia che non ci rappresenta per NIENTE.
Tutto questo crea in noi grande sconforto e frustrazione. Ogni anno dedichiamo innumerevoli sforzi, sacrifici ed ore del nostro tempo per la creazione di qualcosa in cui crediamo, e lo facciamo con il cuore ed il massimo delle nostre forze.
Da parte nostra le uniche scuse che ci sentiamo di fare sono di non essere intervenuti tempestivamente per impedire l'invasione di palco, con tutto quello che ne è conseguito.
Indipendentemente dal tipo di esibizione, che si possa reputare offensiva o meno (sicuramente non inneggiante alla violenza, femminicidio, xenofobia a cui è stata incautamente accostata), i sistemi di protesta dovevano essere più pacati e civili: qualche fischio, qualche urlo e magari aspettare il gruppo per dare e ricevere spiegazioni; a quel punto iniziare anche una protesta mediatica.
Ciò che è accaduto da lì in avanti è stata una escalation di eccessi da entrambe le parti.
Se è vero che il leader del gruppo ha approfittato, in quel momento, del microfono aperto, è altrettanto vero che la controparte ha approfittato per giorni della stampa, reiterando i propri dissensi, finendo per offendere anche L'Associazione Neverending.
Pertanto si prega a tutti di tornare con i piedi per Terra, di rianalizzare l'accaduto e rifletterci attentamente. Per chi NON C'ERA, evitare "ingenui e superficiali" commenti o articoli.
Grazie
LO STAFF NMF
(donne e uomini, dai 18 ai 50 anni, con credo politico e religioso differente, ma che vanno tutti d'accordo, come una grande famiglia, per una causa comune)
Giusto rifletterci pacamente e giusto partire da alcuni punti fermi, il primo dei quali è il fatto che è ammirevole che qualcuno si dia da fare per animare la morta gora che è diventata Portoferraio, e ancor di più che lo faccia con continuità e generosità anno dopo anno. Per questo, e per quanto nelle sue possibilità, questa testata ha sostenuto l'iniziativa del "Neverending" dedicandogli la sua attenzione, e - vi invito a riflettere sul punto - in particolare per l'interesse di Tatiana che ha seguito per noi le diverse edizioni.
Altro punto fermo è che fa onore agli organizzatori che l'input lo fornisca il voler ricordare una brava e sfortunata persona prematuramente scomparsa.
Procediamo notando che si deve sempre mettere nel conto, quando si ragiona di manifestazioni pubbliche specie spettacolari, concertistiche etc, la possibilità che un quid di casino si generi; parlo con cognizione di causa, avendo in anni lontani compiuto ogni genere di lavoro nel settore, ed essendomi talvolta trovato in mezzo a baruffe (non solo verbali) e a momenti di tensione molto più preoccupanti di quelli generatisi qualche giorno fa dei quali siamo trattando.
Non concordo - consentitemelo - con la teoria che solo chi c'era sia abilitato a parlare ed esprimere giudizi. Il ruolo dell'informazione è proprio quello di mettere a partito i cittadini - che non hanno il dono dell'ubiquità - di cosa accade (tentando di rapresentare al meglio possibile la realtà) in modo che tutti possano formarsi una convinzione e, se lo desiderano, esprimerla.
Il successivo punto, delicato ma fermo pur esso, è che non tutti abbiamo la stessa sensibilità, né la stessa suscettibilità verso le stesse manifestazioni. Come dire che una cosa di fronte alla quale Tizio - pur non condividendo - fa le spallucce, Caio la vive dolorosamente come una vera offesa.
A questo punto chi ha ancora la pazienza di continuare a leggermi si aspetta che formuli il mio di giudizio sulla vicenda ma (pur avendolo maturato, nettamente) non lo farò, perché probabilmente darebbe la stura ad altre polemiche.
Posso e devo fare però qualcosa di più significativo, cioè il mio mestiere: fornendovi una notizia utile - credo - anche per la continuità del vostro lodevole impegno.
La notizia utile (anche se proviene da un modesto giornale) è che centinaia di persone (in stragrande maggioranza donne) hanno espresso vicinanza a Brit e Tatiana, in un arco di toni leggibili tra la semplice solidarietà alla vera indignazione.
E da tecnico del comunicare, freddamente, asetticamente osservo che se ciò è accaduto, significa che si è compiuto un grave errore comunicativo (scegliete voi se contenutistico e/o formale) poiché molti cittadini (ripeto soprattutto donne) si sono ritenuti a torto o ragione offesi, e, per inciso, pochissimi di loro hanno fatto carico all'organizzazione o alla manifestazione in quanto tale. Non mi pare una cosa irrilevante.
Giusto quindi porre un punto finale alla discussione, pure metterci una pietra sopra, magari un sasso intelligente, che tradotto potrebbe significare: lavorare, senza la pretesa di conculcare le libere espressività degli artisti, ma chiedendo loro di usare il minimo di sensibilità necessario a far sentire "propria" la manifestazione a tutti.
Buon lavoro.
sergio rossi