L’universalmente noto Prof. Sesterzi, fondatore dell’alta scuola di Ufologia Comparata, ha finalmente ufficializzato la fondatezza dell’ ipotesi, della quale in verità da tempo si sussurrava nei cenacoli culturali disseminati fra Schiopparello e Bagnaia, dello sbarco, databile al secolo scorso, di un’astronave aliena del tipo cosiddetto “A Sigaro” nella parte sud di Bagnaia, meglio conosciuta come enclave Bagnarraiese -sincrasi di Bagnaio-Portoferraiese - (da non confondersi con la parte nord detta Bagnarriese – Bagnaio-Riese).
Come anche i bambini sanno le astronavi si dividono in due grandi specie: le classiche rotonde, tipo fresbee, dette anche Dischi Volanti e le meno diffuse ma altrettanto interessanti di forma cilindrica, stondate ai poli, definite per l’appunto “A Sigaro”.
In un rara stampa policroma databile verso la fine del secolo XX, nella quale è senza dubbio riconoscibile l’insediamento Bagnaiese, sembra commissionata da mercanti dell’epoca per magnificare le qualità dei loro alloggiamenti l’esimio studioso, e noi con lui, si dichiara certo di riconoscere quella che definisce essere la evidente traccia dell’atterraggio di una macchina volante sigariforme, leggermente arcuata forse in seguito ad un’avaria, (vedi tavola 1) di notevolissime dimensioni.
La inoppugnabile “Documentazione Sesterzi” sembra affossare definitivamente le petulanti richieste della parte più retriva della comunità bagnaiese. Uno sparuto gruppo di indigeni locali continua infatti a sostenere che il disboscamento autorevolmente attribuito dal Sesterzi all’atterraggio di un Sigaro Volante fosse invece dovuto all’inizio dei lavori di completamento della variante stradale Bagnaiese, già ultimata all’epoca nella parte di competenza del Comune di Rio Elba. Tale variante avrebbe dovuto essere condotta a termine con il tratto di competenza nel comune di Portoferraio, lavori che avrebbero dovuto concludersi nel corso del già citato secolo XX. A sostegno di questa eccentrica tesi i sopraddetti esibiscono vanamente un documento, platealmente apocrifo, siglato con il codice di fantasia PRG1996 (vedi tavola 2) contenente una mappa (vedi tavola 3) nella quale il tratto stradale nel comune di Portoferraio risulterebbe come posto in opera.
Una fonte della Biscotteria, in garanzia di anonimato, ha così commentato:
"Con questa bislacca leggenda della variante alcuni indegni personaggi provenienti dalla più estrema periferia del territorio comunale stanno, da anni, martoriando l’apparato riproduttivo dell’intera comunità. Il Comune ha ben altro a cui pensare che a mettere in sicurezza l’attuale breve, sicuramente pericoloso ma altrettanto sicuramente eccitante, tratto di strada stretta e curviforme che mette un po’ di pepe nella vita peraltro piuttosto grigia di turisti e residenti. Stiamo invece attentamente valutando la possibilità di sfruttare mediaticamente il luogo dell’atterraggio come sito di interesse turistico. Abbiamo la fondata speranza di entrare nel Guinness dei Primati come luogo di atterraggio del più lungo Sigaro Volante mai arrivato sulla terra. Altro che variante!"
Tavola 2
Tavola 3