Pare proprio che nell’importato reporter d’assalto sia sempre stata radicata, sin dalla giovane età, l’indole dello scoop a luci rosse.
Abbiamo contattato un suo amico di vecchia data, Mistery Friend, che ci ha regalato questa chicca.
Un aneddoto di quando i due erano poco più che teneri bambini.
Ladies and Gent (come disse il Draga), ecco a voi la prima inchiesta osé del nostro eroe, indubbiamente un fenomeno di precocità.
Per comodità chiameremo i due protagonisti, il reporter d’assalto e Mistery Friend, con due soprannomi, rispettivamente Ghiozzo e Baiardo.
Non sforzatevi di ipotizzare il riciclaggio di chissà quale barzelletta perché è tempo perso, questa storiella è un fatto vero.
Ghiozzo se l’era promesso, ce l’aveva con Baiardo.
Non gli andava giù quello strano, a suo modo di vedere, atteggiamento: “lo voglio sputtanare, lo voglio sputtanare per bene, ed uno di questi giorni vedrai che…..”.
“Ma cosa vuoi sputtanare? Tonto! E’ in regola, come tutti!” era la risposta unanime del gruppo.
“Sì sì, ve lo faccio vedere io….” abbozzava lui un po’ risentito.
Erano gli anni più belli, quelli dell’adolescenza ed inconsapevoli erano in un pezzo di storia, dentro quel glorioso spogliatoio al campo sportivo.
Erano in una giovanile di una blasonata Società di rava (a squadre).
E Baiardo, per l’appunto, aveva un’abitudine inconsueta: si faceva la doccia in mutande (a quell’età succede) però ad un certo punto, quando si insaponava, estraeva i genitali e li lasciava in bella mostra fino a quando non usciva.
Il corpo cambia a quell’età e sì, in effetti la metamorfosi del pipo era in regola, ma allora perché non entrava in doccia completamente nudo, come gli altri?
Era questa una domanda a cui nessuno sapeva dare una risposta esauriente semplicemente perché nessuno se l’era mai posta sul serio.
Tradotto: delle abitudini di Baiardo sotto la doccia gli importava una sega a tutti.
A tutti tranne uno, Ghiozzo l’aveva presa di punta, voleva risolvere il dilemma a tutti i costi.
Proprio lui, Ghiozzo, che era implacabilmente categorico e temutissimo per questo.
Non ci andava mai di scartina, quando apostrofava qualcuno erano dolori.
E quel tiepido pomeriggio autunnale era diverso dal solito, si vedeva da lontano che covava, il gran giorno era arrivato, glielo si leggeva in faccia.
Al termine dell’allenamento marcava ad uomo Baiardo, lo seguiva come un’ombra.
E gli altri di riflesso marcavano lui, per nulla al mondo si sarebbero persi la scena.
Ghiozzo e Baiardo entrarono in doccia insieme e Ghiozzo, perfido all’ennesima potenza, aspettò che Baiardo si risciacquasse, o meglio, che chiudesse le palpebre per via del sapone.
A quel punto, con i genitali di fuori come da prassi, Ghiozzo col dito indicò le mutande nel posteriore tirate su.
Silenzio di tomba ed antenne drizzate, ammassati spalla a spalla nell’angusto locale docce.
“Baiardo!”.
“Che c’è?” gli rispose lui con gli occhi sempre chiusi.
“Non c’avrai mica tre buchi di culo?”
Boato.
Secondasecca
Egregio Signor Secondasecca
Dopo averla acconciamente redarguita per il contenuto scurrile e pruriginoso del suo scritto, che muove comunque dalla necessità di prendere atto dell’arricchimento dell’informazione elbana sul fronte pettegolo – scoperta del buco alla conca, mi permetto di chiosarlo ricorrendo all’aneddotica ferajese, e riportando un vivace e fine scambio di battute che ebbe per teatro Piazza Cavour e i Signori B (sarcastico) e S (maldicente ma poco attento ai casi suoi) in un tempo lontanissimo.
A beneficio dei foresti premetto che “Il faro della Stella” era all’epoca la fonte più intensa di luce che dall’alto spazzava il mare e anche il centro di Cosmopoli.
S - Certo che se tutti i becchi andassero a giro con un lume a mano Portoferaio sarebbe sempre illuminata a festa!
B - Sì .. ma te saresti il Faro della Stella!
S - Ma che dici?
B - Dico che te c’hai un problema… che voresti pipa’ quanto la tu moglie … ma ‘un ci riesci!
S - Ma come ti permetti …?
B – Oh bono… si fa pe’ scherza’ che te la pigli? Come sei permaloso! Allora c’hai proprio le corne di paglia!
La morale- in ferajese - è che sarebbe bene che ognuno pensasse alle probabilissime cornacce sue e a quelle degli amici sui.