Ciao Jairo
Sono passati due anni esatti da quando hai iniziato la tua ultima nutota, la più lunga , la più scivolata e silenziosa di tutte, quella oltre la fatidica punta, nel mare e nel tempo senza fine.
Hai lasciato sulla spiaggia di Margidore i vestiti, ma ti sei portato dietro l'indispensabile per nuotare: il costume, gli occhialetti, i sogni di quotidianità, di fatica e sorrisi, di soddisfazione per le cose che si fanno, per i figli che crescono.
A noi hai lasciato quel tuo nome inusuale, che in questi 731 giorni ci è capitato di pronunciare o di ricordare un numero infinito di volte.
Un abbraccio Jairo, impalpabile ma forte e sentito, a te e a quanti ti vogliono bene
sergio