Alfredo: Ciao Gino. Come va?
Gino: Madonna, fa sempre troppo cardo, ‘un ne posso più.
Alfredo: Hai sentito cosa si dice in giro? Te la ricordi la polemica che c’è stata su quei ragazzi che hanno sistemato degli apini pe’ fa’ i commercianti ambulanti o come dicono, mi sembra di ricordà,….itiranti?
Gino: Sì l’ho seguita. Comunque Alfredo ‘un devi storpià le parole. Si chiamano i..ti…ne..ranti, perché devono sta fermi ne’ posti pe’ poco tempo.
Alfredo:Insomma chiamali come voi, basta intendesi. Sembra che altri du’ giovani, pe’ il prossimo anno, vogliono allestì un altro apino pe’ vende roba della nostra cucina e anche i panini co’ lampredotto che è roba fiorentina.
Gino:Pensa un po’ se poi artri giovani s’inventassero di servì zeri sott’aceto, cozze ripiene, panzanella, stoccafisso alla riese e anche qualche fetta di stiaccia briaca. Il povero Assessore al commercio, il Del Mastro, andrebbe fori di capo!
Alfredo: il Comune ha stabilito che l’apini ner centro storico ‘un ci possono sta’.
Gino: O perché?
Alfredo: perché lo sciuperebbero. Ner centro storico ci so’, dicono, tante belle cose storiche che vanno curate e sarvate: le fortezze, la Delogiè, i Vigilanti, ir Palazzo der Comune, ir Domo, la Topa ...
Gino: dov'è? ma che hai, svagelli? a mezzo discorso vieni fori co la topa?
Alfredo: macchè .. 'gnorante che sei, si chiama proprio così: Palazzo della Topa... è storia ... quello della via dell'ospedale vecchio dove ci stanno le suore ...
Gino: Ah! e proprio a le suore gli hanno dato la topa? Bah ... comunque dé, per prima cosa dovrebbe esse’ ir Comune a dassi da fa’ per tene’ bene quello che ci’avemo. Guarda un po’ come è messa la facciata der palazzo comunale. Il 16 settembre è stato ricordato, proprio davanti ar Comune, il bombardamento de’ tedeschi. Con la facciata che ci’avemo sembrava che il bombardamento fosse finito da poco. E poi, che ti posso dì, se l’apino der porpo lesso si mettesse ogni tanto……..
Alfredo: dove una vorta si mettevano il Bacocco o Elio il Cioni, che noia darebbe?
Gino: Giusto, lo volevo dì. E a que’ ragazzi del panzerotto, che mi sembra di ricordà so’ andati anche in televisione, qualche posto dove possino stà è proprio difficile a trovaglielo, senza sciupà i monumenti storici?
Alfredo: Sai cosa vedrei bene pe’ quei ragazzi degli apini? Falli sostà alla banchina dell’arto fondale quando arivano i turisti delle crociere. Te lo immagini che godimento gli faresti provà a fagli assaggià un granfia di porpo lesso, du’ zeri sottaceto, un po’ di stoccafisso o di panzanella, un panzerotto……….
Gino: e io gli darei anche il lampredotto. E’ vero che lo fanno a Firenze, ma Portoferaio ‘un è stato fondato da’ Cosimo, quello de’Medici, che era fiorentino?
Alfredo: o chi è Cosimo?
Gino: Alfredo, è quello de’ Medici che ha fatto costruì Portoferaio, tant’anni fa.
Alfredo: budello cane come sei addottorato stamani! Comunque, tornando ai crocieristi, te lo immagini come rimarebbero soddisfatti? Dicono che pe’ avè il turismo bisogna fassi pubblicità, e questo ‘un sarebbe un ber modo di fassela? Di convince la gente’ a tornà da noi in vacanza?
Gino: Se poi l’Autorità portuale, che fa ir servizio d’accoglienza, offrisse a quelli delle crociere un gotto di vino, di quello bono nostro che ce n’avemo,rosso co’ lo stoccafisso o bianco co’ la granfia, so’ sicuro che ripartirebbero belli allegri.
Alfredo: E magari anche un goccio d’aleatico di quello fatto ammodo co’ una fetta di stiaccia briaca. E’ capace che quarcuno potrebbe anco decide di restà a tera e rimané all’Erba pe’ qualche giorno.
Gino: ora te ‘un esagerà! Però la tu’idea, Alfredo, ‘un è male. Bisognerebbe suggerilla a quarcuno di quelli che contano in Comune.
Alfredo: ar Bicecci?
Gino: te il Bicecci lo voi caricà un po’ troppo di responsabilità. Ha già da pensà al busse rosso che ci sarà anco ner 2017. Perché invece non lo dimo ar Marini?
Alfredo:Toh hai ragione! Il Marini,quando i turisti rimontano sulla nave, sarebbe anco capace di fagli un discorsetto di saluto.
Gino. O vai! Questa vorta se il gabbiano ci spia e riferisce a quarcuno, voi vede’ che potremo dì d’ave’ dato un ber contributo pe’ fa’ aumentà il turismo?
Alfredo. E dalli cor gabbiano. Te sei malato!
Gino: No, tranquillo, questa vorta scherzavo……. Però bisognerebbe trovà il modo di fagliela conosce ar Marini l’idea che t’è venuta.
Alfredo: e al Del Mastro, che è assessore al commercio, ‘un gli famo sapè nulla?
Gino: ma,è un bravo ragazzo. Però mi sa che conti poco. Se ir Marini è d’accordo, è fatta.
Wack (Gabbiano toponomastico)