Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile dell’Isola d’Elba – Paes – sostiene il consigliere Regionale Anselmi, è vivo e lotta insieme a noi, anzi, - sarà inserito nel Piano Strategico della Costa e (farà - ndr) parte del Piano Regionale di Sviluppo. Ne darò notizia ampia notizia a tempo debito -.
L’accatastarsi di verbi al tempo futuro ricorda la campagna referendaria appena chiusa e viene il sospetto che l’uso generoso delle lettere maiuscole sia propedeutico a limitare i dubbi sulla credibilità di quanto affermato, insomma il consigliere Anselmi sembra rispolverare una bandiera dimenticata per impedire ad altri di piantare la loro bandierina.
Stendardi a parte, se qualcuno riuscirà davvero a far respirare di nuovo il Paes avrà il sostegno di quanti si augurano che l’Arcipelago possa incamminarsi realmente sulla strada dell’autosufficienza energetica.
Il Paes, promosso nel 2012 dalla Provincia di Livorno che, come le altre, al momento sopravvive in uno stato di sospensione, e firmato dai sindaci (in parte ex) dell’Elba nel 2014, risulta al momento mummificato. Prevede, anzi prevedeva una riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2020 e, fra le azioni che dovevano permettere di raggiungere l’obiettivo la pubblicazione, da parte dei singoli comuni, di un “Rapporto sull’Attuazione con frequenza biennale che indicasse il grado di realizzazione del Piano e i risultati intermedi, includendo le attività di monitoraggio e di verifica”.
Il primo Rapporto era atteso per il 2016 ma non è stato quest’anno pubblicato dai comuni firmatari in quanto, si suppone, mancanti le azioni attuate da rapportare e di conseguenza i risultati intermedi rendendo così totalmente inutili le attività di monitoraggio e verifica.
Non se ne abbia il consigliere se le sue parole vengono accolte con frustrante scetticismo, ma il tempo debito se non è già scaduto sta passando molto in fretta.
Il Mitile Ignoto