Caro direttore,
permettimi di dire che l'intervento di Coscarella sulla visita di Di Maio all'Elba, è un testo su cui riflettere.
Ho qualche anno e avendo visto all'opera diversi leader, e anche studiato un po' di storia, devo dire che era dai tempi di Stalin che non sentivo giudizi così entusiastici su un giovane politico.
Per andare in Italia nemmeno l'Unità degli anni Cinquanta si è mai sognata di descrivere così il Migliore, e nemmeno il Giornale ha dipinto così Berlusconi, prima e dopo le Olgettine.
Attualmente direi che solo il presidente nordcoreano dispone di fans così calorosi.
Sono contento per Di Maio e per chi ci crede. Poichè però il ragazzo è un personaggio pubblico, di cui sono note le disavventure politiche e anche gli scivoloni linguistici, ammetterai che è impossibile non porsi qualche interrogativo.
Fermo restando che ognuno è libero di credere con sincera passione in chi vuole, a volte quelli del Movimento stellato mi sembrano un po' gli adepti di una setta. Non tanto perchè la loro democrazia interna ricorda poco quella dei partiti occidentali, ma perchè i militanti sembrano aver introiettato, senza filtri, la visione del mondo in bianco e nero propagandata da Grillo e Casaleggio. Di là un coacervo di mafia, malaffare, ladrocinio, immoralità clientela, di qua un concentrato di trasparenza, onestà, disinteresse, impegno per i cittadini con i cittadini.
Non so a te, ma a me, che sono anziano, tutto questo fa un po' sorridere. Sia perchè la realtà si incarica ogni giorno di colorire un po' questo quadro, sia perchè mai come adesso il mondo e l'Italia avrebbero bisogno di verità più che di propaganda.
Non conosco Coscarella, mi ha colpito il fatto che Di Maio l'ha commosso come non gli accadeva dai comizi di Occhetto negli anni '70. Io Occhetto negli anni settanta l'ho sentito diverse volte e tutta questa commozione non ce l'ho avuta. Sarà una questione di carattere. Devo dire che non mi commuove nemmeno Coscarella quando ricorda che Di Maio ha restituito negli anni 250mila euro dei suoi emolumenti. Se avesse accompagnato questa cifra con quella che ha tenuto sarebbe apparso a me più umano. Quanto al pagarsi la cena di tasca sua, tenga presente Coscarella che la ricevuta finirà nella nota spesa di Di Maio. Comunque avanti. Credere, obbedire, combattere. Con la fede si fa tanta strada. Certo, poi bisogna vedere dove si va.
Con affetto per te e Elbareport
Bartolo Misiani