Cari lettori
In questa parte del giornale avreste dovuto trovare una nota sull'incontro tra i primi cittadini elbani ed il Prefetto Annamaria Manzone relativa al piano nazionale di distribuzione dei migranti e richiedenti asilo, il quale, non ancora attuato, prevederebbe che i diversi comuni elbani in totale (fissato a 3,5 migranti su 1.000 abitanti sul territorio nazionale) ospitassero fino ad un massimo di 110 persone.
L'incontro è stata occasione per spiegare ai sindaci i termini del bando nazionale aperto ai cittadini o associazioni che sul territorio si rendessero disponibili ad ospitare in LORO strutture piccoli nuclei (per i comuni sotto i 2.000 abitanti max 6 persone).
Ma come al solito, l'eroica pattuglia di amministratori che tutto il mondo ci invidia, è riuscita a trasformare una occasione di serio confronto in una farsa, anzi, per non troppo nobilitare, in una specie di avanspettacolo di terza classe, di quelli che un tempo giravano per le province d'Italia, proponendo esibizioni di vetuste cadenti "ballerine" e "comici" degni di lancio di pomodori (in lattina) o gatti morti.
Quindi un report serio non è proponibile, atteso che quest'isola pusillanime,
- piena di scatoloni cementizi vuoti pubblici e privati,
- che dà ospitalità a decine di migliaia di persone non proprio tutte irreprensibili nei loro comportamenti
- dove hanno pascolato e pascolano ingrassandosi in buon numero figuri da patrie galere
continua a sottrarsi (o tenta di farlo) all'obbligo morale di contribuire in minima (infima) parte a risolvere ad una tragedia umanitaria senza precedenti.
Concentriamoci allora sulle parti comiche della vicenda:
Ruggero (il nostro Lorello Cuccarini, il più amato dagli elbani di destra, lui il populismo su scala locale l'ha inventato da una trentina di anni), se ne torna fuori con la menata della collocazione dei migranti a Pianosa in appositi "lager", vagheggiando soluzioni "australiane" (comprensibile mix di fascinazioni, visto che è un germanista di formazione e un bel po' di Australia è capoliverese).
Peccato che la soluzione "cangura" sia stata bollata come disumana dalla comunità internazionale e che le "isole" dove sono stati concentrati gli aspiranti australiani si siano rivelate - per restare in tema - un boomerang, un ingestibile criminogeno casino.
Ma la trovata barbettiana è niente rispetto all'esplosione di genio (che ha illuminato con la potenza di una supernova l'universo) del sindaco di Portoferraio, che ha proposto la collocazione, udite udite, a Montecristo di un gruppo di migranti.
Una supplica: riassegnate quell'isola a qualche altro comune: datela a chi vi pare a Porto Azzurro, a Campo, a Follonica, anettetela al territorio comunale di Suvereto o di Sassetta, ma fate in modo che la giunta di Portoferraio non se ne occupi più, e non continui a sragionare parlando di quel granitico cono, ipotizzando di realizzare su uno scoglio dove l'acqua è zerovirgolauncazzo e non ci sono fogne, ora "foresterie", ora ostelli per migranti, convocandovi improbabili consigli comunali e "ribotte" in mezzo al mare, organizzando crociate per la celebrazione di Messe non ci pare sollecitate da turbe di fedeli, "scoprendo" discariche che si rivelano depositi di rifiuti in attesa di essere (giustamente) trasferiti per essere smaltiti in continente.
Fermateli prima che si inventino di peggio.
s.r.