Tra le bellezze artistiche elbane da scoprire e valorizzare, Roberto Gardin ci segnala questa notevolissima "installazione" scultoreo-boschiva che riproponiamo ai nostri lettori.
L'ignoto (ma certamente geniale) autore ha fatto sì che d'improvviso, sullo sfondo verde intenso della macchia elbana si stagli l'elegante bianco nitore di un'opera in ceramica le cui fattezze parrebbero simili a quelle di una "tazza", atta a raccogliere, in diverso contesto urbanistico-abitativo,le umane deiezioni; oggetto in sé banale ma ma che qui collocato, già mescolandosi alla vegetale vita che lo abbraccia, diventa contenitore di natura ed addirittura ad essa elegiaco canto.
La nostra profonda gratitudine al poeta che quivi passò, e quivi volle lasciare questo segno emblematico, a mo' di firma...
Elbareport