Una sera stavo fuori della porta dell'allora Radio Elba agli Altesi (vecchi) sotto il Falcone, con me c'era in veste di testimone non di parte Michela Gargiulo, a qualche metro da noi era in corso una furibonda litigata tra lo psichiatra Adolfo Santoro e il conduttore della radio Franco Oriolo.
Oggetto del contendere: Nel corso di un'appena effettuata trasmissione il medico aveva appiccicato proditoriamente l'etichetta di mafioso ad Andreotti ... (e la magistratura ancora non gli aveva dato ragione)
Intorno ai due si era creato un gruppetto di spettatori, che però venne "aperto" dall'indimenticabile Klaus Cabitza piombato sulla scena in una delle sue migliori "mise" (calzamaglia fucsia fasciante con gioielli indiscreti in bella evidenza, maglietta della juve e zoccolo). Klaus incurante del resto e del contesto si fermò a 20 cm da Franco e gli chiese: "Deh.. ma quando parte l'aliscafo per Firenze?". La surreale domanda lo sbalordimento dell'interrogato, fecero scoppiare una risata che finì per ovattare la lite.
Ma a proposito di informazioni "navali" ne ho una fresca di giornata, anzi del pomeriggio di ieri.
Sono impegnato in una profonda riflessione post-prandiale (si dice così quando il torpore ti coglie e navighi verso la pennichella) quando, odiosissimo, dai "pensieri" mi distoglie il suono del telefono.
Rispondo ancora un po' imparpagliato:
"Senta - senza saluto né pronto - quando parte la prossima nave della ... per Piombino?"
"Un attimo - dico alzandomi dal letto e sedendomi al PC a 80 cm - attenda che glielo dico"
Il sito si apre con una calma che non ha il mio interlocutore, che bofonchia in romanesco un "Ma quanto tempo ce vo'?" che non so se è indirizzato a me o a chi sta con lui, ma che decido di ignorare.
"Allora guardi ne ha una alle ... e la successiva alle ..."
"C'è posto per un'auto?"
"Questo non lo so bisogna che telefoni..."
"Non lo sa? e che ufficio informazioni siete?"
"Infatti quello che ha fatto non è il numero di un ufficio informazioni, questo è il mio numero personale, e io per pura cortesia ..."
Non mi fa finire, penso che interloquisca per chiedere scusa dell'errore, e invece è pure più incazzato:
"E allora scriveteli bene i numeri sulle pubblicità!"
"Senta..." dico, ma dico solo quello, perché mi chiude il telefono in faccia.
Mi risdraio e dopo un minuto, tanto da pensare dove e cosa avrà mai letto quel tanghero, e mi risuona il telefono, il rischio che sia sempre il ghiozzo di prima c'è, e decido di non rispondere ... mandare affanculo chi di dovere mi vien bene solo a caldo.
Aggiungo solo, mentalmente, alla nutrita serie di fave manifestatesi in questo fine stagione: dai Bimbi-Minkia mardolatori ai tartarugeschi, questa - si spera - ultima fava, esogena ed agostana, telefonicamente molesta.