Sarà bene che qualcuno, magari, avendolo, un amico, avvisi capitan bicamerale che la guerra fredda è finita da mo’, che la Russia non è più una finta democrazia socialista ma è finalmente diventata una finta democrazia capitalista, e che, a questo punto, la sinistra può anche vincere le elezioni in Italia senza che la cosa rischi di scatenare guerre, atomiche o meno.La sua irrefrenabile vocazione, infatti, a guidare ogni tipo di alleanze, coalizioni, ammucchiate di sinistra ad una talvolta difficile ma alla fine realizzata sconfitta fa supporre che nessuno l’abbia informato degli eventi che più di vent’anni orsono portarono alla scomparsa dell’URSS con tutte le conseguenze del caso.
Non si capirebbe altrimenti l’appassionata costanza con la quale il baffino nazionale interviene prima di ogni elezione politica con lo scopo palese di affossare le pur consistenti speranze di affermazione dei suoi compagni di partito.
L’ultima uscita, divertente quanto balzana, ma sicuramente in grado di convincere qualche decina di migliaia di elettori a non votare a sinistra fino a che lui ne sarà un esponente, definisce immorale (sic) una eventuale candidatura Monti alle prossime politiche. Evidentemente il nostro condottiero alle cime di rapa preferisce perdere contro una simildestra di proprietà di impomatati telepalazzinari piuttosto che contro un intirizzito avversario, indubitabilmente di destra, ma che almeno sembra voler evitare, speriamo non solo per buona educazione, di frequentare Dell’Utri.
Il mitile ignoto