Alfredo: Bongiorno Gino come stai?Già che ti vedo, ti voglio offri’ un prosecchino ar Bar Roma, dalla parte della Calata, dove hanno levato ir gabbione e ora, sotto l’ombrelloni, ci si sta proprio bene. E poi, come ar solito, famo anco du’ chiacchiere. Le novità dell’Amministrazione Ferari le conosci?
Gino: deh, o come fai a ‘un sapelle. Un giorno sì e uno no combinano qualcosa. O venerdì scorso ‘un ho visto ir Sindaco a giro pe’ il centro storico che accompagnava una banda musicale, ‘un ho capito da dove è venuta, ma mi sembra che sonasse anco bene. Dice che era la festa di Gorgoglione pe' i trentanni de la su ditta che è qui
Alfredo: Eccheccazzo, allora ir Castagnacciaio che so' ottantanni che è aperto che gli faranno, un balletto der Boscioi? sona l'orchestra fisarmonica de La Scala? e poi... o che il Ferari si mette a fa’ anco la magiorette? Ma il bastone ce l’aveva?
Gino No, s’era messo la fascia tricolore. A me m’ha fatto ride. O che un Sindaco si po’ mette ad accompagna’ pel paese una banda, addirittura con la fascia tricolore? Un mi sembra mica normale.
Alfredo: anco a me. Ma cosa voi, io lo capisco. Co’ tutto il casino che c’ha in Comune, ogni tanto si deve un po’ divertì, pover’omo.
Gino: giù, cambiamo discorso anche se a cambia’ discorso ‘un è mica poi tanto meglio. Hai letto la lettera che ha scritto una signora sul distributore di carburante pe’ natanti ar Gallo che ‘un funziona e la risposta der Ferari? Ha detto che la corpa ‘un è sua. O bravo! Dice che ir Comune ha dato solo l’autorizzazione e che la concessione pe’ occupa’ il tereno l’ha data l’Autorità portuale. Quindi ci deve pensa’ l’Autorità portuale a fallo funziona’. Insomma il solito scarica barile!
Alfredo: O che discorsi so’? Un Sindaco, quando c’è da garanti’ certi servizi pubblici importanti, come quello di forni’ ir carburante a’ natanti, pe’ me conta di più dell’Autorità portuale. E poi si deve comunque da’ da fa’ e magari anco incazzassi pe’ risolve’ ir problema. Ha detto che so’ in corso degli incontri co’ l’Autorità del porto e la Capitaneria che dovrebbero, come si dice, sbroglia’ la matassa.
Gino: ma allora pecché ‘un si dava da fa’ prima? Che quel distributore è fermo, ‘un è mica da ora. E’ da un ber po’ di tempo! Hanno fatto i lavori pe’ rimette in darsena i corpi morti e le catenarie pe’ l’ormeggio de’ natanti e poi ‘un ce la famo a forni’ ir carburante. Acqua e corente sì, ma naffeta - come disse il gatto - gnau gnau Belle figure di merda che si fa!
Alfredo: o le pompe di Mario ir Barontini, all’incrocio der Ponticello, quant’è che so’ ferme? Altro schifo che offrimo a’ turisti quando arivano o quando partono.
Gino: Hai letto cos’hanno detto i Sindaci,ma soprattutto ir Barbetti su’ la sanità? L’ospedale è organizzato male. Bisogna garanti’ tutta una serie di servizi che mancheno. Insomma ce l’hanno cor Ferari ch’ha presentato un documento che ‘un andrebbe bene. Già ci aveva ir Marini che li rompeva i coglioni in maggioranza.
Alfredo: Certo deh ir Barbetti e ir Ferari so’ come cane e gatto! Ma sai che ti dico? ‘Un ce lo vedrei mica male ir Barbetti a fa’ ir Sindaco da noi. Pe’ rimane’ in piedi come politico ha girato come una trottola. Dar vecchio Misse è passato a Forza Italia e ora l’ha mollata e s’è messo co’ la Lega. Insomma in politica è “mobile qual piuma ar vento” come cantano nella Traviata, ma quanto a capacità di fa’ ir Sindaco mi sembra tutta un’artra cosa rispetto al nostro.
Gino: E ir Marini che fine farà alle prossime comunali?
Alfredo: io ir Marini, ce lo semo già detto, lo vedrei proprio bene a fa’ ir Presidente della Cosimo de’ medici. Così potrebbe fa’ tutto quello che gli piace: feste in piazza, fochi d’artificio, luminarie natalizie e magari le farebbe anco pe’ Pasqua e pe’ Feragosto, reficolone, feste danzanti ai Vigilanti e veglioni di carnevale alla Grotta Azzura come faceveno una vorta.
Gino: alla cerimonia der 25 aprile ‘un t’ho visto. Quest’anno è andata un po’ meglio dell’anni scorsi.
Alfredo: Sai che ti dico? Ho fatto come Sergio Rossi, il figliolo di Tardò, che scrive su Elbarepòrte. Ho deciso d’un partecipa’ dopo avé letto l’invito pubblico ch’ ha fatto ir Sindaco, dove le parole Resistenza o Lotta pe’ la liberazione dell’Italia da’ tedeschi e da’ facisti se l’è proprio dimenticate e dove continua a di’ che ir 25 aprile è la festa della bandiera italiana. Una persona come lui, c’ha anco studiato, dovrebbe sapé che la festa della bandiera è il 7 di gennaio e viene fatta a Reggio Emilia, dove nacque tant’anni fa. Il 25 aprile, puttana maiala, è un’artra cosa. E’ la festa della libertà, della democrazia ch’avemo riconquistato co’ la resistenza e la lotta di liberazione. Punto e basta!
Gino: Madonna, a parte quel “puttana maiala”, come parli bene! Quand’eri giovine potevi fa’ politica! Ora Alfredo, visto ch’hanno portato ir prosecco, bevemo e pregamoci la salute.
Alfredo: hai ragione…prositte.
Gino: O “prositte” dove l’hai imparato a di’?
Alfredo: quando da bimbetto servivo la Messa ….
Gino: andavi in Domo da Don Giuseppe?
Alfredo: no, su alla Misericordia da Don Feruccio. Così, dopo la Messa, potevo gioca’ a biliardino. Statti bene!
Wack (gabbiano bandistico)