Un bagno invernale guarisce ogni male!
Arciconvinta da questo coinvolgente slogan la maggioranza della popolazione portoferraiese inizierà fin da quest’anno a frequentare le spiagge del proprio Comune soltanto nel sano e fresco periodo che va da ottobre a marzo. Al fine di migliorare il benessere e lo stato di salute dei propri cittadini più sfigati l’Amministrazione locale, non potendo purtroppo chiudere, mancandone i presupposti legali, i propri arenili durante la miasmatica stagione estiva, ha deciso coraggiosamente di darli in concessione a qualche decina di privati intenzionati a collaborare con l’ente locale nell’opera di dissuasione dalla frequentazione delle spiagge da parte della componente più numerosa ma purtroppo più debole ed incline alle malattie della comunità: i meno abbienti.
Preso atto del fatto che la frequentazione delle spiagge nel periodo estivo è gravida di rischi soprattutto per chi non può permettersi l'acquisto a caro prezzo di creme e unguenti utili a contrastare le pericolosissime scottature dell’epidermide causate dall'esposizione al raggi del sole senza la protezione di ombrelloni, senza considerare le probabili punture di un’infinito numero di aggressivi insetti o, peggio, le temibili irritazioni provocate dal contatto con meduse o altri simili, feroci celenterati, la junta municipal (scusate lo spagnolismo ma è innegabile una certa nobiltà di portamento, tipo gauchos) corre ai ripari rendendo praticabile la vita di spiaggia gratuita nei soli, salutari, mesi invernali. Fra tutti i benefici indotti dal provvedimento adottato va considerato inoltre che, limitando la permanenza in acqua, il rischio di annegamento dei soliti, sventati, poveri cristi verrà drasticamente ridotto di una percentuale che è stata calcolata pari a circa il 98%. I bagni a mare da ottobre a marzo infatti, pur tonificanti e rigeneranti, dureranno pochissimi secondi a differenza delle rischiose ore passate a mollo senza costrutto nella stagione canicolare.
Nel riconoscere i meriti della preziosa opera di prevenzione recentemente attuata, non possiamo dimenticare l’apporto dato dall’Amministrazione Regionale Toscana. Mentre in altre si sono volute capziosamente salvaguardare le spiagge libere (con tutte le conseguenze negative che la loro frequentazione estiva comporta per i ceti popolari) attraverso normative che limitano le porzioni di arenili che possono essere date in concessione, la nostra regione si è ben guardata dal farlo rendendo finalmente possibile l’efficace operazione di tutela della salute pubblica messa in opera dalla trepidante ma risoluta amministrazione portoferraiese. Grazie davvero, grazie a tutti.