Direttori carissimo di Ebbarepot, dicere ti voglio. La Corsica è un’ isola bellissima. Tutti, questo dicono. Mare, monti, foreste, pievi e cattedrali, castelli e dolmen, paesi arroccati, cascate e valli piene di splendori, riserve marine e parchi naturali, Napoleone, etc.etc.etc. Certo la rete viaria doveva essere adeguata al continuo afflusso di turisti. Sono state allargate le arterie di scorrimento, raddrizzate un po' di curve, asfaltate strade interne, con un manto chiaro e drenante, i limiti delle carreggiate posti in sicurezza. Giusto. Sono stati restaurati, o fatti nuovi con pietra locale, i muretti paracarro e nei tratti più esposti, messi in opera dei “ gard-rail”, in acciaio rivestiti di legno alti una sessantina di centimetri. Niente a che vedere con i mega “ gard- rail”, alti un paio di metri di ferro zingato che all’ Elba fiancheggiano le strade nei più bei punti panoramici. Viene detto che questo impone la norma europea. Minchia, la Corsica Europa non è ?
E allora Tu direttori carissimo dirai: perché questa lunga pappardella? Perché visto ho il bitume buttato a Calamita. La frittata ormai è fatta, ma…per piacere…autorità preposte…prima di fare le opere di cordonatura, fate un viaggetto in Corsica e guardate cosa fanno i “ fratelli” corsi. Da Portoferraio in una oretta siete a Bastia. Se poi siete a Livorno con tre orette ve la cavate. Certo la nave costa un po' di più…ma mica tanto.
Meditate, meditate, autorità preposte, e fate in modo che “ turismo ecosostenibile” non siano soltanto paroline vuote, buone per la propaganda e per drenare quattro soldi dall’ Europa e per organizzare un paio di sagre ecosostenibili a base di cinghiale. Queste sono tattiche con il fiato corto. Facciamo un po' di strategie per dare un futuro.
Bacio le mani a Vussia, ai fratelli Corsi e agli Ebbani tutti.
Catarella