Il comunicato del presidente UDC Marini sul neonominato presidente del Parco appare apprezzabile soprattutto per la brevità. Capita spesso di leggere pistolotti di 4/500 parole arrivati alla fine dei quali ci si chiede quale era il significato di tanta fatica. Al contrario il nostro riesce a conseguire lo stesso risultato con una concisione tale da rimanere simpatico anche dopo la lettura. Complimenti. Peccato soltanto che, dopo aver suscitato un attimo di interesse affermando che anche sul nostro territorio vi sono personalità di alto profilo capaci di svolgere il ruolo di Presidente del Parco, quando insomma il lettore si attende tre, due, almeno un nome che sia frullato nella testa dell’estensore, ecco, sul più bello punto e a capo, via con un altro discorso. L’artificio retorico, pur se apprezzabile come tentativo, risulta, come il resto, inefficace.
Un’ultima, trascurabile osservazione. L’appunto fatto al Sammuri di non essere elbano virgolettato (probabilmente meglio di elbano semplice) ricorda un po’ la polemica scatenata dai conservatori americani all’elezione di Obama, accusandolo di non essere americano al 100% (in sostanza rodeva che fosse nero).
Si tranquillizzi il Sig. Marini. Sammuri, almeno per quanto possiamo giudicare dalle foto, è bianco come il latte.
Il mitile ignoto