Per chi vive su un isola come me è normale che di comandanti di navi, di marinai ne ha conosciuti e di storie di mare ne ha sentite tante, belle storie e disastri in mare, non ho mai sentito di un comandante elbano o di marinai elbani abbandonare la nave oppure di omissione di soccorso e ho sentito anche storie di clandestini a bordo dove l'equipaggio ha chiuso gli occhi, insomma persone "umane", qui sotto il comandante Todaro che dopo aver affondato una nave nemica nel 1940 ha recuperato in mare i naufraghi e salvato la nave nemica scortandola nel porto più vicino, insomma uomini di altri tempi, appunto "uomini".
I tempi sono cambiati e sto pensando alla nave della guardia costiera Diciotti che da 5 giorni in mare con 177 migranti e a vedere ai TG mi sembrano tutti uomini, nessun bambino pochissime donne, il comandante sembra averli recuperati in mezzo al mare dopo che i militari maltesi gli hanno indicato la strada per l'Italia, alla fine i due ministri del selfie dopo che nessuno li considera decidono di far entrare la nave a Pozzallo, anche perchè il comandante dice che sarebbe pericoloso portarli in Libia, c'è rischio di un ammutinamento, è pericolosissimo.
Allora mi viene da pensare perchè qualche settimana fa un rimorchiatore "asso 28" una nave civile italiana che stava lavorando presso una piattaforma ENI, ha recuperato un gommone con 91 profughi a bordo e su ordine dell'armatore che a sua a volta ha obbedito ai ministri del selfie ha riportato questi migranti in Libia. Ora io sto pensando: ma se una nave militare dice che è pericolosissimo riportare indietro queste persone, a rischio di ammutinamento e per la vita dell'equipaggio, ma nell'asso 28 che invece l'ha riportati in Libia senza nessuna difficoltà con equipaggio civile e disarmato, ma chi c'era a bordo? non saranno mica stati tutte donne e bambini? Persone inermi e indifesi, perchè se è così cari ministri del selfie e comandante dell'asso 28 non avete mica fatto una bella cosa? Aver riportato in Libia queste persone oltre ad avergli spezzato un sogno ma addirittura averle consegnati ai suoi aguzzini per una vostra battaglia politica di consensi e slogan e quando sarà il momento ne risponderete in questa vita o nell'altra.
Gaetano D'Auria