Portoferraio, una mattina di Novembre 2023 (monopolio alé alé) ore otto e venticinque, dialogo al telefono tra due fratelli, Stefano e Davide.
Stefano doveva partire ma è impossibilitato, Davide è dedito alla sua grande passione.
D. - Com’è, sei andato?
S. - Macché, so’ sempre qui.
D. - Come mai?
S. - Perché la nave che dovevo piglià io alle cinque ‘un è partita, quella dopo nemmeno, quella dopo ancora idem con patate, ma ora alle nove dovrebbe esse la volta bona.
D. - Di quattro corse, una. La nave sarà stivata….
S. - Ha’ voglia, qui sul molo c’è un casino che nemmeno d’agosto.
D. - Appunto, ci sta che qualcuno ‘un monti. Te sei già ‘n coda, vero?
S. - La macchina sì, io so’ al bar qui vicino.
D. - Avrai mica fatto colazione?
S. - Dé no! So’ in piedi dalle 4.
D. - Bravo fava! E quell’esami che dovevi fa’ a Livorno? ‘Un ci dovevi andà a stomaco voto?
S. - Eh! Avevo fame, ‘un agguantavo più, ho fatto una colazioncina radical chic.
D. - E sarebbe?
S. - Tre caffè, un cappuccino, du’ bomboloni, un cannolo, un tramezzino e una stiaccina…… e un gotto di biretta, ma giusto pe’ ‘un murà a secco.
D. - ‘Un c’è male direi, pe’ uno che doveva sta’ digiuno.
S. - Oggiù, ‘un ti ci mette anche te….
D. - Almeno pentiti….. ma pe’ digerì ‘un fai nulla?
S. - Certo, passeggio di continuo sotto i portici e ogni tanto scureggio.
D. - A che ora ce l’avevi l’appuntamento a Livorno?
S. - Tra cinque minuti.
D. - E ora?
S. - Zitto, mi c’era voluto mesi pe’ prenotà e pe’ prende ferie oggi ho dovuto combatte ‘na cifra, sicché vado lo stesso a vedé che si pole fa’, sento se mi fanno uguale, vedo di trovà un appiglio…..
D. - Sì, pe’ attaccatti al cazzo. Solo di nave ti parte un cinquantino, poi tra benzina, posteggio, mangià…. butti via un monte di soldi pe’ nulla.
S. - Mi sa anche a me.
D. - E com’è che ‘un partano le navi? Dimmi un po’. Da omo di mare, sta ‘osa mi intriga.
S. - C’è l’allerta meteo, da ieri sera.
D. - Sì eh? E di che colore?
S. - Fuxia, mi pare.
D. - Vieni vieni, te alla biretta n’hai dato un gotto sì, ma alla volta!
S. - Bada che l’allerta meteo è una cosa seria, ‘un c’è mica da scherzà.
D. - Infatti non scherzo. E dovresti appunto sapé che tra teoria e pratica c’è una bella differenza e…...
S. - Allora sei duro! C’è l’allerta meteo t’ho detto! Carta canta! Dice sia Ponente, e il Ponente ‘un sente seghe: quando entra, entra.
D. - E che lo dici a me? In effetti s’incominciano a vedé le pecorelle….
S. - Cosa vorresti dì?
D. - Fammene venì, vai!
S. - Ma perché dove sei?
D. - Dé, a totanà.
Secondasecca