Come ogni mattina, arrivo in negozio e apro la mia testata preferita Elbareport, prima ancora di passare a fare una carrellata di altre nazionali, prendo atto dei nuovi fatti e delle riflessioni di persone che quasi sempre conosco bene.
La nostra libreria, contrariamente a quanto pensavo anni fa, ha deciso di parlare, di esprimere opinioni e schierarsi rispetto ad alcuni argomenti per noi importanti, e se questo è fare politica, ben venga!
Un'amica lettrice stamattina ci definisce ”una cellula di resistenza” e devo dire che mi piace: ho deciso di scrivere perchè la libreria è madre, padre, zia e figli e mi sono rattristata nel vedere quanto alcuni siano riusciti a trovare un lato oscuro, una manipolazione serpeggiante nella manifestazione di venerdi scorso: non è che forse sia esattamente il contrario? E che siano proprio coloro che accusano altri di manipolare, a essere loro stessi i fomentatori di sterili giochetti politici? I ragazzi, e li conosco bene, ma bene sul serio, non solo sono autonomi nel pensiero ma lo sono stati anche tecnicamente nel preparare tutto, dai permessi, ai cartelloni, ai laboratori e ai contenuti.
Ed è certo che chi era in quella nostra piazza, genitori, bambini piccoli, professori, maestre pensionati sapeva di cosa si stava discutendo: sui social è girato molto un video di un ragazzo intervistato trovato impreparato e superficiale,condiviso da genitori ironici e adolescenti beffardi, sempre tutti pronti ad additare l'errore più che gioire del buono che ogni evento e persona può mettere in gioco.
Se questo atteggiamento di polemica vi porta a star bene, nulla da dire, ma in una comunità e specialmente in un posto cosi piccolo come PORTOFERRAIO, uno spirito di collaborazione e di ascolto non farebbe meglio a tutti?
Ora certo i malpensanti diranno ”deh...c'erano i su' figlioli coinvolti!” ebbene si! E ne sono orgogliosa, così come di aver partecipato al Global Future Friday.
Mardilbri
Silvia Boano e Michele Barsotti