Caro Angelo
Si usa dire in queste plaghe "granata nova spazza bene" facciamo subito una prova della fondatezza dell'adagio.
Qualche minuto dopo la conclusione dell'incontro coi candidati mi dicesti che eri un po' sorpreso che non ti fosse stata posta dalla moderatrice (peraltro bravissima) alcuna domanda sulla eterna questione della Cala dei Frati.
Condivisi la tua perplessità, visto che - tra l'altro - proprio quella spiaggia, negata da quasi mezzo secolo alla pubblica fruizione, per due anni consecutivi fu scelta come copertina e emblema del dossier (nazionale!) "Il mare in gabbia" di Legambiente e dopo che questa deprivazione fu oggetto di spettacolari "Blitz-Proteste" di Goletta Verde.
Una perdonabile dimenticanza (visto il volume di problemi da sollevare) di Maria Frangioni alla quale cerco comunque di "mettere un toppino" oggi con questo intervento.
Ma provo a rovesciare il ragionamento non buttandola tanto sulla palese ingiustizia patita da una comunità, quanto con un ragionamento economico-promozionale.
E non mi rivolgo solo a te ed alla tua vincente squadra, ma anche a chi, a diverso titolo, regge i destini del turismo o ci è comunque strettamente legato.
Credo concorderai che tra i valori aggiunti dell'Elba balneare (ed in particolare delle coste bianche a nord, tutte ferajesi) ci sia ancora la possibilità di sostare liberamente su litorali di ghiaia puliti e "liberi", vale a dire non occupati da militaresche schiere di ombrelloni lettini etc. delle comunque ormai troppe concessioni.
Ciò premesso, vi farebbe proprio schifo, disporre di una risorsa nuova, di 120 metri lineari e circa 1100 mq di incantevole spiaggia, libera e posta a un tiro di schioppo dal Parco delle Ghiaie, sul quale la nuova giunta ha dichiarato di avere idee e progetti?
Ci sarebbe soltanto, per disporre di tutto ciò, da realizzare un accesso pedonale di poche decine di metri, in parte ex-novo, in parte riadattandone uno privato.
Come giornalista, come iscritto a Legambiente e ad altri sodalizi, ho posto questa questione dagli anni 80 in poi a TUTTE le amministrazioni comunali che si sono succedute (insieme ad altri cittadini, in particolare Luciana Gelli - che si era perfino resa disponibile a pagare le poche migliaia di euro necessarie per i lavori), e Fratini a parte (che onestamente si dichiarò da subito contrario) TUTTE ma dico TUTTE le amministrazioni:
- manifestandosi perfettamente d'accordo
- e talune (come l'ultima) dicendosi già impegnate addirittura con studi e progetti in corso a risolvere la faccenda...
hanno preso me e chi sollevava la questione allegramente per il culo.
Caro Angelo, non sono sempre stato in sintonia con le tue idee, ma la dote della coerenza te l'ho sempre riconosciuta, quindi se dobbiamo metterci una pietra (anzi nel caso di specie una ghiaia) sopra, diccelo subito.
Non ce ne faremmo una ragione (come con Fratini) ma sarebbe comunque meglio.
Un saluto
sergio rossi