Più che uno skate parrebbe un boomerang. Già suonava un tantino azzardato l'incipit del preoccupato comunicato del gruppo di minoranza, laddove iniziava con uno spericolato (testuali parole) "se la notizia che abbiamo avuto fosse confermata..”, quasi che gli scriventi fossero esentati dall'informarsi bene prima di aprir bocca e trinciar giudizi.
Ma la psicologia umana, a ben vedere, è più semplice di quanto si creda, e quindi dev'essere apparsa irresistibile la tentazione di poter inchiodare subito, su di un possibile 'misfatto' amministrativo, con l'aggravante di essere lesivo dei diritti dei giovanissimi, un Sindaco in carica da giorni 5 o un Assessore nominato da 48 ore.
Chi, infatti si fosse apprestato “già nella mattinata di oggi, 3 giugno, ad annullare, anzi a demolire, il neonato skate park..” avrebbe trovato fiera resistenza (“non assisteremo inermi”).
Tex Willer gli fa un baffo insomma, a questi difensori dei deboli e guardiani (giustamente, eh..) versus lo sperpero di denaro pubblico, ravvisabile nell'eventuale annullamento di un lavoro quasi finito e nelle penali che seguirebbero.
La latitanza comunicativa dei nuovi Amministratori, vuoi forse per la ritenuta pochezza della quistione, un po' campata in aria, vuoi per la complessa fase iniziale della messa in fila dei problemi ereditati (per qualche mese si può dire), lascia aleggiare la vicenda come una colpa, quasi un peccato originale sui nuovi inquilini della Biscotteria e quindi suggerisce, tra le priorità, quella di attrezzarsi per una comunicazione efficace, giacché la partecipazione parte anche da questo.
Incuriositi e consapevoli che nelle leggende c'è sempre un fondo di verità, abbiamo così raccolto notizie - ufficiose - circa l'inadeguatezza degli spazi urbani per la collocazione dell'impianto, perplessità che sarebbero anche di una parte dei potenziali giovani utenti.
In attesa di conferme ufficiali, magari nel prossimo Consiglio Comunale, se così fosse, sgombrato il campo dai pregiudizi, resterebbe da capire quali sono i problemi riscontrati nel progetto elaborato proprio da chi ora grida al lupo, si presume per porvi rimedio.
CR