Da Toscana Notizie del 05.05.2011
“La gara per l'aggiudicazione di Toremar si è conclusa a favore di Moby spa. E' stato centrato l'obiettivo che ci eravamo posti con il bando di gara - spiega l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao - cioè il miglioramento del collegamento tra la terraferma e le isole. Il marchio Toremar resterà in vita. Il nuovo gestore garantirà i posti di lavoro dei dipendenti Toremar ed aumenterà le rotte, diminuirà le tariffe nel periodo estivo e abbatterà l’età di almeno 5 navi della flotta". Tra le principali novità previste dall’offerta Moby anche l’istituzione di un nuovo collegamento tra Porto Santo Stefano e l’ isola di Giannutri (con due coppie di corse due volte a settimana per tutto l’anno) e la riduzione del corrispettivo annuo contrattuale dovuto dalla Regione alla società che effettuerà il servizio, corrispettivo che passato dai 174 milioni previsti dalla base del bando di gara per tutti i 12 anni del contratto a circa 160 milioni.”
“Tra i requisiti essenziali fissati nel bando e accolti dai partecipanti alla gara era richiesta, oltre ad un miglioramento generale dei servizi ed al rinnovo della flotta, un'attenta politica tariffaria. Il nuovo contratto, infatti, prevede una maggiore flessibilità delle tariffe, garantirà prezzi agevolati (circa 50% di riduzione) per residenti e pendolari (solo abbonamento) e la tariffa integrata Pegaso per i viaggi intermodali. "Stiamo riservando particolare attenzione al controllo delle tariffe, sulle quali fino al completamento della gara non potevamo intervenire", precisa l'assessore Ceccobao. "Proprio per questo costituiremo con le istituzioni e le associazioni economiche locali interessate un Osservatorio permanente con sede a Portoferraio che vigilerà sui servizi e sulle tariffe".
Da tempo è possibile constatare, come del resto già allora più di qualcuno sostenne, che si trattò di aria ai denti, previsioni destinate ad essere smentite.
Dal 2012 ad oggi non risulta che la Regione abbia mai pubblicato dati sulla modulazione delle tariffe (che in ogni caso a tutt’oggi risultano illeggibili in modo analitico), e neppure su quanto realmente riconosce, di anno in anno, a Toremar quale corrispettivo annuo. Non è nemmeno possibile verificare se le rotte siano aumentate o meno, ma, per quanto riguarda quelli che venivano definiti “requisiti essenziali” le evidenze sono avvilenti: la tariffa Pegaso è rimasta nel mondo dei sogni, il rinnovamento della flotta si è risolto nel “trucco e parrucco” delle vecchie navi, gli orari (un’ora di navigazione) sono, alla lettera, capillarmente disattesi. L’Osservatorio per il controllo delle tariffe è stato così permanente da essere sparito subito dopo essere stato istituito.
La sciagurata privatizzazione partorita dal trio meraviglia Matteoli/Conti/Ceccobao ha cristallizzato la nascita di un semimonopolio estivo e di un vero e proprio monopolio invernale che soltanto nel 2019, dopo un “accordo commerciale” del quale non conosciamo i termini ha permesso all’unico, piccolo e timido concorrente di fornire un unico, piccolo e timido servizio sulla tratta Piombino Portoferraio anche da ottobre ad Aprile. Rimestare il fango di quegli anni lontani potrebbe rivelarsi adesso una operazione astiosa e fine a se stessa, non lo si fa per buon gusto. Tuttavia, per altrettanto buon gusto dobbiamo ricordare che fra qualche anno, esattamente il 31 dicembre del 2023 la convenzione fra Regione Toscana e Toremar/Moby andrà a scadenza. Non solo, ma fra qualche mese verrà eletto il Governo Regionale che dovrà occuparsi del futuro dei trasporti marittimi in continuità territoriale per l’intero Arcipelago dopo il 2023.
Proprio dai partiti o coalizioni che si disputeranno la guida della Regione e da coloro che li rappresentano a livello locale sembra il caso di pretendere, prima del voto, parole chiare, senza ambiguità, su tale futuro. Un chiarimento che può orientare nella scelta dei futuri amministratori non solo gli elbani ma anche frequentatori, pendolari, proprietari di seconde case o semplici cittadini toscani intendano venire nelle isole pagando un “titolo di viaggio” proporzionato ai servizi che avranno in cambio, in termini di orari, coincidenze, sicurezza/sostenibilità ambientale del naviglio e ragionevole certezza di potersene venire o andare anche in condizioni meteomarine mediamente perturbate.
BC