Stamattina alle sei alzataccia: mi lavo e corro dalla Marina verso l’ospedale di Portoferraio come una palla. Dovevo essere lì alle 7. Alla curva sopra la Paolina mi vedo spuntare un bestione nero/marrone che, come un asteroide impazzito, mi si lancia contro la macchina. Una botta! Io mantengo il sangue freddo e continuo a correre, non potevo far tardi. Arrivo in reparto e mi dicono che non era per oggi, che dovevo essere lì, ma venerdì. Me lo avevano detto loro però. In quel posto la comunicazione! funziona male.
Riassunto: alzataccia quindi per nulla, macchina sfasciata.
Mi chiedo: ma quel cazzone di cinghiale doveva attraversare la strada proprio in quel momento, aspettava me? Ah! Del cinghiale nessuna traccia, deve essere sopravvissuto, il cazzone. La malasuerte.
Maria Grazia Mazzei
Cara Grazia
Trovatosi ad affrontare simili o parallele vicissitudini un mio antico congiunto avrebbe commentato: "Controlla un po' il calendario, perché oggi deve esse' San Culo"
Caro e grazia (siamo solo all'omonimia) che s'è fatta male altro che la macchina! Che poi un po' di lavoro ai carrozzieri fa girare l'economia, no?
Credo poi che in fondo all'anima (nonostante la palese "omissione di soccorso", di cui ti sei resa responsabile e che candidamente ammetti), che tu sia lieta e sollevata di non non aver arrecato un grave lutto alla popolazione dei "maiali da bersaglio", che tanto ingentilisce la nostra isola e tutto il mondo ci invidia.
Quanto al "viaggio d'acqua" ospedaliero, almeno hai constatato che il nosocomio è ancora funzionante (con la comunicazione gestita, almeno nel caso, a pipo di muflone, ma c'è).
La tua giornata si è chiusa quindi con il più classico "... e vissero tutti (ungulati e bipedi) felici e contenti!".