LA PUREZZA GENETICA
“In conclusione, l’eradicazione dei galliformi sull’isola di Pianosa ha generato uno scenario complesso da un punto di vista ecologico. Qualora si decida di non prescindere dall’eseguire una re-immissione della pernice rossa, tra la scelta della purezza genetica ad ogni costo e la difesa della miglior risorsa disponibile nel proprio territorio (pernice elbana), credo che un Parco Nazionale dovrebbe schierarsi a favore di quest’ultima”.
Con queste parole Filippo Barbanera termina il suo scritto dal titolo ”Storia della pernice rossa elbana, alloctona, ibrida, ma possiamo ancora agire con prospettive conservative”
Debbo dire che la lettura delle parole “purezza genetica ad ogni costo” mi ha immediatamente fatto pensare al nazismo.Con la teoria di Darwin a me avevano insegnato o almeno io avevo capito che è la selezione naturale e non quella artificiale, umana a dover scegliere la genetica.
Marcello Camici
Gentile Professore
Le facciamo sommessamente notare che la “selezione” perniciosa (absit iniuria verbo) verificatasi in precedenza è stata del tutto “innaturale” o come lei dicce "artificiale": le pernici “chukar”, che hanno inquinato il patrimonio genetico delle pernici elbane, sono di un'altra specie, e non sono arrivate dall’Asia all’Elba in gita di piacere, in volo, a nuoto o prendendo il traghetto, ma ci sono (scelleratamente, afferma lo studio), state portate da “ripopolatori”, anelanti poi solo di prenderle a schioppettate.
Operazione dello stesso segno di quella (ben più devastante) compiuta immettendo anche nel nostro areale i suini pelosi da bersaglio, aratori di campi, distruttori di muretti e raccolti e acciaccauto, un po’ impropriamente definiti “cinghiali”; un atto perfettamente imbecille, al pari di quello di chi anni fa ci ha riempito “a fini ornamentali” di altri ungulati, forse anche più nocivi, come i mufloni (e per fortuna fallirono con i daini, altrimenti avremmo pure loro – ci scusi – tra le palle)
ll parallelo coi nazisti zoppica non poco: i gentili signori ornati dalle svastiche, supportati dalla loro pseudo-scienza, sostenevano che esistessero diverse “razze” umane, e che la supposta “loro”, quella "ariana", era l’unica che aveva il diritto di esistere. Ragioni per le quali (con l'avallo e la complicità dei NOSTRI bravi ragazzi italiani in camicia nera) ritennero etico un genocidio spazzandone alcune, vagheggiando pure di compierne altri
Invece è ormai acclarato: noi, lei e un abbronzatissimo ottentotto siamo mammiferi della stessa razza. Nessuno (serio e senziente) si sognerebbe ormai più di definire ibrido il figlio di un giapponese e una malgascia.
Se ragionando di pernici sì, si può, secondo gli uomini di scienza, qualcosa vorrà dire.