Gino: Bongiorno Alfredo, sempre in forma?
Alfredo: eh insomma.. con ‘sto cazzo di virusse che ha cominciato a rompe i coglioni anco a noi, all’Erba...
Gino: Eh sì. per ora i casi so’8, purtroppo. E uno dei contagiati se n’è andato. Però dovemo di’ che da noi ir servizio sanitario funziona. Bisogna ringrazia’ davvero tutto ir personale dell’ospedale e quelli del volontariato. Anco ir Sindaco Zini fa un bel lavoro. Ogni giorno ci dà le notizie bone e anco quelle cattive. Deve parla’ lui ch’ è anco Presidente dei Sindaci erbani pe’ la sanità. Ma ci so’, tanti tonti a giro che farebbero meglio a stassene zitti. Su’ telefonini scriveno favate e allarmeno la gente. Se lo ficcassero dove penso io quer telefonino, sarebbe molto meglio!
Alfredo: Bisognerebbe che r Sindaco però intervenisse anco su certe cose che a me ‘un mi so’ mica garbate.
Gino: o cosa?
Alfredo: l’hai saputo che Esa ha chiuso ir centro di raccolta ar Carburo? Prima se ‘un potevi mette fori i rifiuti all’ora der passaggio dello spazzino li potevi anda’ a porta’, ar centro di raccolta. E poi ci so’ famiglie che in casa ‘un hanno mica tanto spazio pe’ tenessi certi rifiuti come l’umido o quelli indifferenziati. E ora?
Gino: dice che l’hanno fatto pe’ la sicurezza dell’operai.
Alfredo: o che discorso è? O ‘un potrebbero garanti’ lo stesso ir servizio mettendo i bidoni fori la mattina e rimetteli dentro la sera.Oppure potrebbero organizzassi come le farmacie o i tabacchini dove entri uno alla vorta. ‘Un ti sembra? Te ne dico un’artra. Hanno ridotto l’apertura ar pubblico dell’ufficio postale a tre giorni alla settimana. Ar Governo si raccomandeno che dovemo evita’ di fa’ gruppo, di crea’ sfollamenti…..
Gino: volevi di’ affollamenti, Alfredo?
Alfredo: Sì ho sbagliato. Se so’ un po’ incazzato mi succede di sbaglia’. Ti dicevo della Posta dove c’è sempre stato un ber casino di persone quando stava aperta dal lunedì ar sabato, ma se la chiudeno per tre giorni a settimana, cosa sperano d’ottené , che ci sia meno gente? ‘Un ci vole mica un gran cervello a capi’ ch’ ‘un sarà così!
Gino: Bisogna davvero che quarcuno si faccia senti'. Lo Zini o anco la Prefettura. Ma te ne voglio racconta’ un’artra, che ‘un c’entra nulla cor virusse, ma che ti fa’ capi’ come viaggiano certi servizi. Giorni fa una donna anziana è cascata in casa sua, in Via delle Galeazze. Quarcuno ha chiamato l’autambulanza, che sai da dov’è venuta? ‘Un ci crederai, dalla Misericordia di Portazzuro!
Alfredo: o come? Caro e grazia che ‘un l’hanno fatta veni’ dalla Misercordia di Pomonte! Roba da chiodi! In centro a Portoferaio ci so’ l’autambulanze der Santissimo Sacramento e, proprio vicino a dove sta’ quella signora, c’è anco la Croce verde.
Ma, che ti devo di’ Gino, vacci a capi’ quarcosa! Intanto mi so’ accorto che tra du’ domeniche sarà Pasqua e noi la passeremo soli co’ le nostre mogli. Io co’ la mia ci sto bene, come te. Ma se penso che ir mi’ figliolo, la mi’ nora e soprattutto i mi’ nipoti so’ a Portoferaio e ‘un potremo sta’ insieme, mi viene un bel giramento…
Gino: o cosa voi fa’, quest’anno è andata così. L’importante è mantene’ la salute. A proposito di Pasqua, a te quand’eri piccino che dorce ti piaceva di più, la stiaccia di Pasqua o la sportella? A me mi garbava la sportella. Pensa, in questi giorni che semo costretti a sta’ ‘nchiusi in casa, guardavo delle vecchie foto di famiglia e n’ho trovata una dove la sportella grossa ce l’ho infilata ar braccio e una piccola la tengo in mano. Avrò avuto 4 o 5 anni.
Alfredo: a me mi piaceveno tutt’ e due. E se dopo quarche giorno seccaveno un po’ le ‘nzuppavo nel caffellatte la mattina.
Gino: A’ nostri tempi ‘un c’erano mica le colombe o l’ovi di cioccolato co’ la sorpresa. Ma te a tu’ nipoti glielo compri l’ovo?
Alfredo: Come no? Gino, se non ci si risente prima, bona Pasqua, comunque.
Gino: Grazie, anco a te e famiglia.