La concisione, l’aspra ma significativa frugalità del discorso, l’ uso delle parole, moderato ma incisivo, eccome se incisivo!, nella sostanza, l’andare al sodo senza perdersi nei meandri di ragionamenti complessi fino a diventare bizantini. Il pesare, pensare, ponderare attentamente ogni vocabolo al fine di rendere i concetti espressi taglienti come la lama di una scimitarra, l’uso innovativo e assolutamente penetrante di termini e costruzioni sintattiche che solo una vasta cultura può possedere così a fondo, l’attesa, snervante per individui dai nervi meno saldi, di informazioni circonstanziate e minuziose tali da rendere il ragionamento una fortezza inattaccabile, tutto questo ci conduce, senza remore o dubbi, a ringraziare, benedire, far tesoro dell’intervento secco, illuminante, definitivo che pone, senza altri indugi, la parola fine alle incertezze, ai ritardi, ai tentennamenti che troppe volte hanno reso inefficaci e inutili i sistemi di prevenzione dei danni arrecati all’ambiente e/o gli interventi tesi a limitarne i danni.
Pochi concetti scarni ma inoppugnabili:
“Apprendo con sollievo del ritrovamento dei bidoni tossici sui fondali della Gorgona e chiedo che si faccia presto a recuperarli per evitare ancora danni al mare” .*
Sticazzi!
Sbaragliate così le legioni di coloro che non solo non provavano sollievo, ma soprattutto desideravano che occorressero decenni per recuperare i bidoni tossici ritrovati sui fondali prossimi alla Gorgona, attendiamo ora con emozione un altrettanto profondo e vibrante intervento sul naufragio Concordia.
A nome delle cozze, grate e giubilanti, dell’intero arcipelago,
il mitile ignoto
*L’intervento del Presidente Banfi è ripreso testualmente dal comunicato stampa del Pnat apparso ieri 18.02 su questo giornale