Capisco che talvolta (se non altro per le migliaia di lettori che raggiunge ogni giorno) qualcuno scambi questo giornale per una corazzata; in realtà è strutturalmente una barchetta a remi dove alla voga ogni giorno ci sono 3 (tre) persone.
Certo, abbiamo un bel po' di amici di grande esperienza, nei più svariati campi e di grande spessore culturale, che di tanto in tanto impreziosiscono il nostro lavoro con i loro interventi, ma davanti al giornale, che ti guarda nel muso un giorno sì e l'altro anche, sempre in tre ci si ritrova.
Ora che accade in questa assolata domenica di luglio? Accade che Laura (primo remo, quello che fa più fatica), tira il fiato nel suo unico giorno settimanale di pausa, spaparanzata sugli scogli marinesi della Feniccia(o dove gli pare), accade che Carlo, che si divide di solito tra il remo (le cronache) e il dragaggio dei "piccioli" necessari per tirare avanti, è appena tornato dai suoi giusti convegni amorosi ispanici, e accade che allo scrivente capobarca, che festeggia il suo 194° giorno consecutivo di lavoro (ultima festa il 1° Gennaio), stanno "facendo la festa" del 72° compleanno, e sta tentando da ore ormai, di rispondere individualmente ai graditissimi quanto numerosi messaggi, che gli sono pervenuti da ieri sera, da quando Paolo Ferruzzi ha rilanciato sulla sua pagina FB la notizia di "tanto genetliaco".
In realtà sono stupito e pure un po' commosso, ma devo fare la mia parte di burbero (mica per caso, quando mettemmo in scena Biancaneve, mi toccò impersonare Brontolo).
Tutto ciò premesso - comunque - mica avrete la faccia tosta di aspettarvi anche oggi un giornale "completo, normale e puntuale"?
Il presepe - usava ripetere l'indimenticabile Uberto Lupi - si fa coi pastori che ci s'hanno.
Grazie a tutti
Sergio