Esco di casa, e questo fa già quasi notizia, e vado - su appuntamento - all'ufficio anagrafe del comune per firmare la proposta di legge di iniziativa popolare con la quale si intende impedire la propaganda e la vendita di "gadget" nazi-fascisti.
Adempiuto a quel dovere, scendendo le scalette della Biscotteria, mi viene un'idea: "Guasi-Guasi (con la "g" iniziale, perché, anche se scrivo in italiano, penso in ferajese) vado a compra' du' pizze e un po' di torta (per i foresti farinata di ceci al forno) dal Castagnacciaio, così oggi mi risparmio di votammi i co... le scatole ai fornelli...".
E mi viene da pensare a quanto sia sempre stato evocativo recarsi in quello storico esercizio per noi indigeni elbanesi. Dopo una lunga permanenza in continente, ad esempio, una puntata dal Castagnacciaio ad assaggiare la pizza e la torta, diverse da tutte le altre del mondo, ti dà la certezza di essere veramente tornato a casa, la sicurezza del compimento di un pezzo di destino.
Ma lì sobbalzo: "Cazzo è mercoledì!"
Già in altre occasioni mi ero ritrovato a parafrasare i disperanti versi di Marino Moretti: "Piove, è mercoledì, sono a Cesena" (da sparassi...) con un "Piove, è mercoledì e anche il Castagnacciaio è chiuso!". Il mercoledì, da anni, la bottega osserva il turno di riposo...
Ma il dolore mi è istantaneamente lenito dal vedere le luci e maturi feraiesi col classico "topino" (piccolo bicchere di vino) in mano; mi fermano sulla veranda per due chiacchiere veloci Carlo Rossi e Franco Bacci, poi entro nel sancta sanctorum e il calore che sento non è solo quello del forno.
Dopo una vita che ci manco si ricordano ancora la "mia" pizza senza pomodoro, me ne incartano perfino una in più del dovuto (e pagato).
Chiedo a Vincenzo: "Ma come mai siete aperti di mercoledì?" "Dé - mi risponde - ma l'hai visto che mortorio che c'è in centro? Abbiamo decisò di apri' anche il mercoledì, perché se si molla noi ... addio!"
Si, il Castagnacciao, d'ora in poi, lo considererò anche come una piccola trincea di resistenza umana, contro la Mortoferraio che s'avanza.