Egregio direttore,
non so se Lei sta seguendo le vicende turche del Taksim Gezi Park, dove il primo ministro Recep Tayyip Erdogan, un bacchettone iperliberista ed islamico (l’amicone di silvio Berlusconi, ma con una differenza il nostro le ragazzine le vuole svelate mentre il turco le vuole velate), sta massacrando gli oppositori che protestano perché vuole abbattere uno dei pochi parchi rimasti ad Istanbul per farci un supermercatone e palazzi vari. Quel che so è che, trafficando su Facebook mi sono imbattuto nella pagina di un noto esponente del PD campese ed elbano che si commuove giustamente su perché i turchi cantano "Bella Ciao" a Gezi Park, mentre a Campo lui e il suo partito stanno in religioso silenzio sul verde pubblico.
Si dirà, si tratta di qualche pino, ma se uno guarda cosa stanno difendendo i Turchi che fanno commuovere i nostri politici campesi ci si accorge che al Gezi Park di piazza Taksim di pini ce ne sono parecchi e forse, anche senza bisogno di lacrimogeni, pallottole di gomma e sottofondo di Bella Ciao in turco, una lacrimuccia anche per i pini i di Via Marconi, il PD la avrebbe potuta versare.
D’altronde su questa roba dei pini a Campo, a leggere la cronaca del suo giornale sull’incontro semi-clandestino indetto dal Comune, di giravolte ne abbiamo viste tante, a cominciare da quella giuda ambientale, ci pare già ex segretario di un partito di sinistra che aveva come simbolo un albero, tramutatosi nel capo dei segapini erdoganisti della destra campese. E che dire del generale della forestale Landi che è arrabbiatissimo con chi ha avuto la malsana idea di piantare i pini all’Elba che poi sarebbe lo stesso Corpo forestale dello Stato che comandava?
Il buon sindaco democristiano Vanno Segnini sembra l’incazzato premier islamista Recep Tayyip Erdogan, speriamo che a trattare con Legambiente, il Wwf e i cittadini e i turisti incazzati non ci mandi i suoi consiglieri e assessori che volevano fare le barricate quando i pini li voleva segare quel bolscevico del dottor Graziani: alla fine dovrebbero spararsi i lacrimogeni tra loro. Una cosa è certo visto la provenienza (e le conversioni) politica, è difficile che cantino Bella Ciao e forse anche l’ex segretario del PDS campese se l’è dimenticata. Toccherà al segretario del PD campese Lambardi portare la chitarra per fermare le motoseghe. Allora, quando da dietro la maschera a gas intonerà “una mattina mi son svegliato…” piangeremo davvero tutti per la commozione.
TIRO FISSO 4