Camminare. Camminare è un’attività che a molti piace. Nei giorni scorsi la mancanza di pioggia e il clima fresco ha convinto alcuni di questi molti a fare lunghe passeggiate guardando l’isola e il suo mare in lento moto cogliendone aspetti che in auto o scooter si perdono. Ho incontrato una di queste persone che ha percorso, più volte, la strada della Falconaia che da Bagnaia porta a Nisporto.
In parte minore asfaltata la strada è, perlopiù, sterrata e, naturalmente, in mancanza di pioggia, polverosa. Questa persona, fra una chiacchiera e l’altra, mi ha raccontato una sua piccola osservazione.
Visto che la strada è percorribile anche in auto, anche se non troppo frequentemente passano macchine e moto. L’andatura, è intuibile, diventa, se appena sostenuta, causa di polverone che, altrettanto intuibile, non diverte in modo particolare il camminatore, il ciclista o chiunque non sia barricato in una scatola di bandone con l’aria condizionata a palla.
Una piccola conta delle targhe, divise in straniere e nazionali, ha fatto dichiarare alla mia interlocutrice che gli automobilsti tricolori sono in maggioranza cretini a differenza degli stranieri fra i quali, pur riscontrando una minoranza di cretini, sono più numerosi coloro che, in vista del pedone, rallentano fino al passo d’uomo per evitare di asfissiare il malcapitato con la polvere sollevata dai copertoni.
La storia è tutta qui, senza nessuna pretesa di assumere, come si dice, rilevanza statistica.
beppe contin