Lo sapevo io. In alcuni casi basterebbe fare una cosa ovvia come telefonarmi per evitare di fare la figura dei cioccolatini. Meravigliosi d’estate, quando si rarefanno sui banchi delle pasticcerie tramutandosi in gelati e lasciandomi con una voglia di vera cioccolata in tavole che si può sanare solo a cominciare da ottobre.
Lo sapevo io ma non solo, a dire la verità lo sapevano anche un sacco di miei amici o anche semplici conoscenti. E visto che i miei amici i miei conoscenti ed io non siamo particolarmente informati sulle cose del mondo c’è da pensare che oltre a noi lo sapessero anche moltissimi che non ho mai conosciuto. Una folla.
Probabilmente telefonando a qualche numero a caso preso da un elenco a caso la possibilità che il chiamato lo sapesse anche lui era superiore alla contraria (cioè che non lo sapesse).
Benedetti europei! Soprattutto quelli del nord europa, che i nostri quando fanno finta si vede benissimo, (anche perché fanno finta sempre e non sanno più fare per davvero) invece quelli del nord riescono a dire le bugie così bene da sembrare sempre per davvero.
Per davvero stupiti, o scandalizzati o che non lo sapevano.
Fantastico è stato però il francese, quello con il nome di un altro paese, come se il sindaco di portoferraio facesse di cognome capoliveri, quello che si chiama olanda e invece è il presidente della francia. Ha detto:
-la smettano subito di spiarci-
come si fa con i bambini insistenti e mai contenti:- Smettila subito! Falla finita!- Ma i bambini anche se non sono sordi continuano come se lo fossero. Come gli americani. E i russi. E gli inglesi. E gli italiani (che però fanno casino con tutte quelle informazioni). E i giapponesi. E i tedeschi. E gli indiani. E gli arabi. E gli australiani. E si può andare avanti fino alla fine del mondo.
il mitile informato