Di seguito ai vari interventi fatti per l’ampliamento della Banchina dell’Altofondale, mi torna alla mente, tra le tante, una affermazione che più volte ho sentito fare dal mio Babbo (Cristoforo Colombo per tutti FOFO): “all’estero svuotano le montagne per fare i porti e noi li riempiamo!”
Non so quanti si ricordano oggi di lui, ma questa era una affermazione di uno orgoglioso di dire che era nato in un GAVONE.
Saluti alla redazione.
Walter Colombo
Ciao Walter
la "pillola di saggezza di Fofo" mi ha ricordata quella di un altro ferajese, ancora più "antico", che con il fratello maggiore di Fofo, Marino Colombo, aveva anche diviso lavoro e mare, in grande amicizia e reciproca stima.
Lo avevano chiamato all'anagrafe nel 1902 "Fortunato" anche se per il resto della vita si sarebbero riferiti a lui indicandolo alternativamente come Beppe Rossi o (più spesso) con il soprannome di Tardò.
Già anziano, più o meno alla mia attuale età, era sempre più contrariato dal vedere costruire case su case e "impestare" quelle che erano rigogliose campagne da "stese d'asfarto e cimento" come diceva; ma quello che lo convinceva di meno era la dislocazione delle casette, ville, villette e addirittura nuovi quartieri, dalla quale produsse un giorno: "L'antichi ci aveveno imparato a mette' le case sui poggi e sullo scoglio, questi le stiaffeno ne le buche e su la merda..."
E, per la verità chiosava: "Se vai a rompe' i coglioni ai fossi prima o poi i fossi ti mangeno a te e a la casa".
Ora se io e te Walter andassimo a visitarli (con biglietto A.R. eh!) Fofo e Tardò, e li trovassimo lì a pillaccherare del tempo che fu, e se ci venisse sciaguratamente in capo di complimentarci "per la loro coscienza ecologista" ci risponderebbero: "Eco..che? O andatevene 'n culo fave lesse!"
E invece, questi uomini sapevano davvero interpretare il faticoso, talvolta tribolato, mondo in cui vivevano, e sulla natura e l'ambiente avevano idee più chiare di tanti che oggi carichi di accademici titoli e cariche elettive, consumano l'Isola e il pianeta a cuor leggero, e sono sempre pronti a intervenire, a gamba tesa, non solo sul nostro quotidiano (e passi), ma pure sul mondo che lasceremo a figli e nipoti (e questo è francamente insopportabile).
PS: sanno un cazzo cos'è un gavone... e vogliono rifa' i porti