E’ nota ai non più giovani miei compaesani la storia (vera e risalente agli albori del turismo) di un giovane elbano che aveva chiesto ad un turista tedesco un passaggio in auto su una allora sterrata strada dell’Elba, e quello che ne derivò.
Accadde che il gentile germanico, manifestasse sempre più chiaramente le sue originali inclinazioni in campo amoroso, e che a metà strada, rapito dalle forme del suo passeggero, posteggiasse l’auto in un ascosa stradina, diventando sempre più insistente ed arr.. ops, accorato, nelle sue profferte.
Raccontando poi la sua disgrazia ad alcuni “riservatissimi” amici il ferajese così ammise l’aver ceduto, pur controvoglia, alle brame del suo teutonico sodomizzatore:
“Deh .. pioveva … quello era anche grosso .. te che avresti fatto?”
Manco a dirlo dopo dieci minuti mezza città ripeteva “TE CHE AVRESTI FATTO?” a mo’ di umoristico tormentone che per anni e anni fu citato in migliaia di diverse occasioni.
Orbene, l’episodio mi è venuto a mente, seguendo le cronache politiche degli ultimi giorni, preso atto della ultima ciclopica figura di merda internazionale del nostro paese, che ha consentito anzi attivamente collaborato al rapimento di una donna ed una bambina, consegnandole nelle mani di un dittatore (“comunista” prima e poi fascista) amico, manco a dirlo, come tutti i peggiori soggetti, di Berlusconi, dopo il dibattito in Senato che ha assolto dalle sue responsabilità il Ministro dell’Interno, nonché Vice-Premier, nonché segretario (di cartapesta, il padrone non è lui) del sedicente Popolo delle Libertà.
Mutatis mutandis, sostituendo l’infoiato di Germania con una pretesa Ragion di Stato, ed il PD con il cedevole ferajese (anzi con le sue terga), il rapporto non è dissimile, le argomentazioni a supporto della indubbiamente dolorosa e non lubrificata scelta del Partito Democratico, di, offrendo il proprio, salvare il culo (siamo comunque in argomento) di un ministro, nella più remota e migliore delle ipotesi incapace, non sono state più forti del “TE CHE AVRESTI FATTO?”
Scusatemi ma penso proprio che qualcuno dovrebbe spiegare a Lor Signori che amministrano il destino, l’immagine e le chiappe di un popolo, che la dignità non si baratta con niente.