Come amico di lunga data dello "Scoglio", che viene qui praticamente ogni anno dal 1974, sono preoccupato per il futuro prossimo della mia località di vacanza preferita.
A parte il clima, l'inflazione, i cinghiali, i mufloni, i turisti a volte strani, l'assistenza medica e la desalinizzazione dell'Elba, mi preoccupa l'attuale situazione politica in Italia, soprattutto le prossime elezioni.
Si possono avere opinioni diverse su tutto, ognuno può pensare e dire ciò che vuole. Ma quando questo sconfina nel fascismo, per me il limite è stato chiaramente superato. Gli obiettivi politici perseguiti da FdI, in parte Lega e FI non devono diventare realtà in Italia.
Questo meraviglioso Paese (natura, gente, cultura, arte, storia, gastronomia) non merita tutto questo in negativo. Sarebbe un fallimento. Spero ancora in un risveglio precoce della necessaria maggioranza della popolazione, altrimenti la trumpizzazione dell'Europa continuerà. Come in Ungheria, ad esempio. Come se non bastasse essere il paese della mafia e del Vaticano, abbiamo bisogno anche del nostro fascismo, della nostra xenofobia, del nostro razzismo?
Dove sono le "sardine"? Ai tempi di Franco, io e mia moglie non andavamo in vacanza in Spagna; ai tempi di Erdogan, la Turchia non è più una meta di vacanza, oggi anche la Russia. Che ne sarà dell'Italia, che ne sarà dell'Elba dopo il 25 settembre 2022, che ne sarà del turismo qui? Quando ci sarà un'atmosfera antieuropea?
Reinhold Rubner
Gentile Signor Rubner
Dal mio personale punto di vista di progressista, non posso che apprezzare che ci si preoccupi della tenuta del quadro democratico in Italia, e ancor di più se questa preoccupazione è manifestata da un cittadino europeo.
Tuttavia mi viene in mente quello che affermava Ennio Flaiano "In Italia la situazione politica è molto grave ma purtuttavia non è seria", e l'inclinazione di questo popolo ad enfatizzare nel bene e nel male gli avvenimenti per poi dimenticarsene, con la memoria dei pesci rossi, dopo venti secondi, è comprovata, insieme alla sua "infedeltà" elettorale.
Caro Reinhold sia io che lei siamo abbastanza anziani da poter dire di averne vissute epoche e situazioni di attacchi (pure sanguinosi) alla democrazia del nostro paese.
La deriva di destra non mi entusiasma ma anche tenendo conto che non ho mai visto azzeccare un sondaggio negli ultima 40 anni, i "noccioli" si conteranno il 26 settembre.
E se davvero la destra italiana raccoglierà i voti per governare, vedremo cosa sarà capace di fare: le centrali atomiche (o dove? in quanto tempo') le pensioni minime a tutti a mille euro (con quali soldi?) il blocco navale davanti alla Libia (possibile sì, a cannonate sui disgraziati ultimi della terra, ma efficace sui veri flussi migratori quanto pisciare in mare), meno tasse per tutti (specie per i ricchi) e più servizi e le centocinquanta altre fanfaluche che si stanno somministrando in questi giorni.
Ma non credo che una destra anche vincente italiana si potrà permettere di seguire le orme dittatoriali di Orban, Erdogan, Al-Sisi e simili fetenzie umane come Trump e Bolsonero, nel sopprimere le libertà dei cittadini, correrebbero il rischio di svegliarli e di farli incazzare seriamente.
Non credo comunque ad una pesante ricaduta sul turismo anzi a dirla tutta, la massiccia presenza nel nostro paese di cittadini stranieri, specie europei, come "osservatori" della vita italiana lo considero un elemento di garanzia rispetto ad eventuali tentazioni liberticide
Su un punto non sono in accordo con lei, quello di considerare una iatttura il Vaticano in Italia perché fatta salva la mia totale avversione ai suoi dettami sulle libertà laiche (sesso, aborto, divorzio etc) mi verrebbe da dirle: caro Reinhold non mi tocchi Francesco, l'uomo - nella sostanza - più coraggiosamente e coerentemente di sinistra in giro per questo paese.
Un saluto
sergio rossi