Luigi era oversize in tutto. Grande pancia, grande voce, grande casino, grandi progetti, grande fantasia, grande entusiasmo e, soprattutto, grandissimo cuore.
Luigi era una persona profondamente buona verso gli umani e verso gli animali (anche i gatti erano suoi affezionati clienti). Posso testimoniarlo perché il suo negozio era esattamente sotto le mie finestre.
Io lo sgridavo spesso, un po’ per finta e un po’ per davvero, quando seminava piantagioni di cartoni nella stradina, mentre Massimo, scuotendo silenziosamente la testa e sorridendo sotto i baffi, li faceva a pezzetti con pazienza e li portava ai cassonetti.
Luigi era affezionato al paese.
Ci credeva.
Tenere aperto un piccolo alimentari in un paese di duecento abitanti anche durante l’inverno è spirito di servizio, come lo è portare la spesa a casa degli anziani che hanno difficoltà a muoversi e lui lo faceva.
Seminava allegria: si inventava la giornata della porchetta, le lotterie alimentari, i tavoli nel giardino sottostante.
Il prossimo progetto era quello di mettere un impiantino di acqua naturale depurata che la gente potesse venirsi a prendere con le proprie bottiglie, per limitare i rifiuti della plastica. Non ha fatto in tempo.
Ci teneva a lanciare il suo marchio: Il “Meloniello”, col suo faccione dagli occhiali sulla fronte e i prodotti (sempre ottimi) che faceva arrivare direttamente da piccole aziende che coltivavano biologicamente nella sua terra: l’Abruzzo.
Quando, questa estate sistemò i tavoli nel giardino sottostante il negozio, io lo minacciavo: “Guarda che se tieni la musica troppo alta dopo una certa ora, ti annaffio i clienti dalla finestra!” Lui rideva con la sua risata catarrosa. Credo che mi temesse. Ma poi gli scrivevo col gesso le lavagne con le specialità del giorno e parlavo bene di lui sulla mia pagina facebook perché era impossibile non volergli bene.
Da ragazzo aveva cercato di fare il DJ e la passione per la musica gli era rimasta. Spero che porti un po’ di fracasso, dove sta andando ora.
Ci dispiace tanto che non ci sei più, Luigi!
Janna Carioli