Solo quelli più attempati tra di voi, diletti lettori, si ricorderà di aver sentito usare, o addirittura usato, l'espressione "fido!" durante i giochi competitivi infantili, specie nella "lotta".
Il soccombente di un tempo annunciava col "fido!" la sua resa, contraendo al massimo una formula di sapore cavalleresco: "conFIDO nella tua misericordia", che era al contempo anche una sorta di richiesta di perdono.
Anche a noi capita di soccombere, soprattutto di fronte alla mole di lavoro che grava su una striminzita redazione, specie nella parte finale della giornata, quando il pensiero si obnubila, le forze scemano e la crudele favata che stava in agguato ti assale e ti stende.
E' accaduto anche ieri nel tardo pomeriggio, e di minchiate siamo riusciti a stioccarcene (infilarne per i foresti) ben due in un rigo di titolo, mutando un voto "consultivo" in un ragionieresco "consuNtivo" e lo stesso "voto" in "voLo".
La freudianità dei due inciampi è palese: "volo" poiché di aeroporto si trattava, "consuntivo" perché dopo aver letto, a questo punto centinaia di interventi e documenti sulla diatriba tra chi lo vuole più corto e chi più lungo, assicuriamo di averne un po' consunti... gli animi.
Ma non c'è due senza tre, e a condire il tutto ci ha pensato il medesimo comune di Campo, che ci ha inviato un'immagine della scheda referendaria aeroportuale, definita in luogo di "fac-simile" "faX-simile" sostituendo il latino "fac" (imperat. di facĕre «fare»), con la contrazione del nome di un ormai desueto strumento, appunto il "telefax".
Anche per questo dobbiamo chiedere scusa perchè, pur se l'origine primigenia della terza cazzata era campese, avremmo dovuto controllare... facciamo quindi ammenda
Fido! cari lettori, ci arrendiamo contriti e pentiti, perdonateci gli episodici ragli.