Pipì in strada all’ora del tè
È difficile dare seguito con le parole a ciò che hanno visto i miei occhi ma non posso fare a meno di denunciare un episodio di disagio e degrado sociale :una signora alle 17,30 di oggi pomeriggio all’angolo di via Bisdomini con la salita che porta all’asilo si è accucciata a fare la pipì proprio sotto quella Madonnina che tutti conoscono in centro storico.La signora vestiva abiti nord africani e copricapo e non lo sottolineo per avversità nei confronti di certe popolazioni ma anche solo affinché venga individuata perché magari non più capace di intendere e di volere, o perché semplicemente le venga spiegato che in una civiltà evoluta alzare la gonna e fare i propri bisogni agli angoli delle strade non è proprio un buon costume.
Poi dopo aver raccontato a mia figlia di un anno ( infatti “beata a lei “non può ancora capire )che Portoferraio è stata una delle città più virtuose del mediterraneo e fortificata al punto da non essere mai conquistata dai pirati oggi è costretta a cedere il passo e cadere sconfitta dal degrado per mano di persone che prive di educazione e socialmente disagiate vengono ghettizzate in strutture fatiscenti del centro storico.
Welcome to favelas.
Luc Merenda
Gentile Merenda
Gesù, Giuseppe e Maria (Isa, Youssef, Miriam per gli arabi) sono figure storiche assai rispettate dalla cultura islamica, non casualmente molti musulmani (quale presumibilmente è la diuretica osservata) impongono ai figli i loro nomi.
I fedeli di Maometto non credono che Isa (Gesù) sia stato il Messia, ma lo considerano comunque un grande profeta.
Questo per tranquillizzare chi, ignorandolo, e dopo aver letto quanto ci scrive, non avesse anche il minimo sospetto che la pipì della signora, vestita da nord-africana, depositata sotto la mariana statuina, fosse stata colà prodotta a bella posta, come atto di spregio.
Certo il gesto non è stato dei più eleganti, ma posso assicurarle di aver notato, in molte altre occasioni, nella virtuosa e invitta Cosmopoli, dei soggetti vestiti decisamente da occidentali (e di pura razza ariana si sarebbe detto un tempo lontano) pisciare inverecondamente su cantonate, scalinate e aiuole.
Le vorrei poi chiedere se ha mai avuto un attacco di cistite, non glielo auguro (da reduce), ma guardi che in tal caso tra avvertire lo stimolo e la fuoriuscita del liquido passano solo pochi secondi. Vogliamo concedere alla signora almeno il beneficio del dubbio di inderogabile fisiologica urgenza?
Mi pare un po' esagerato l'allarme, ed il conseguente suggerimento, di una sorta di caccia all'uomo, anzi alla donna, per verificare la salute mentale della responsabile di un tale urinario scempio. E se pure si verificasse che la signora è un po' "disorientata" che facciamo? La arrestiamo?
La prego anche di non iscrivermi tra i benaltristi, se noto diversi e molto più gravi segnali di degrado del Centro Storico.
Curiosità finale, lo sa cosa si definisce con il termine "pisciatina" nel gergo di noi pubblici scribacchini gazzettieri?
Un articolo non molto lungo, e su argomento di scarsa importanza, come quello che termino di scrivere, una pisciatina appunto.
Sergio