“Madonnina Santa, ora che avrei bisogno urgente di parla’ co la mi nonna, un mi riesce di fallo! E’ du ore che mi sgolo, ma un mi risponde, e arampicammi fino al lassù un mi riesce.
Gli vorei chiede se a Portoferaio avemo combinato quarcosa di grave, visto che da Sabato, con la morte di Umbertino, a oggi, con le notizie delle scomparse di Alvaro e di Federica, passando per ieri con i funerali della moglie der mi' amico Roberto, per la nostra comunità, ma più’ che arto per i parenti e gli amici di queste care persone, è stata una settimana funesta.
Nonna: - “Bada che t’ho sentito! Un ti rispondevo perche t’ho già detto che ir modo di ragiona’ e di ave’ sentimenti di voi costaggiù, e un po’ diverso da noi quassù, non fosse artro per l’idea stessa der tempo che score. T’avevo detto anche che di più un vi potemo di', assennò per voi sarebbe troppo comodo. Dovete ave’ Fede!
Io: - “O un ti facevo così democristiana, ti facevo più da baricate!
Nonna - “Quando ci so' state da falle l’ho fatte e nemmeno nei momenti tanto facili per Portoferaio. Non ero bacchettona, il voto l’ho sempre dato ai comunisti e quarche scherzo burlone al prete l’ho anche fatto, ma t’ho sempre rammentato anche, che noi semo dei Neri e che ir tu babbo da piccino ha aiutato a servi’ la Messa. Di' a tutti che di qua’ stamo bene, e te piuttosto riguardeti assennò ti tocca ir trasloco anche a te!"
Io: "Madde’, se é come dici te, un dev’esse un trasloco così brutto!"
Nonna: - “E ninna, sarebbe troppo comodo ragiona’ così, quando ti toccherà verai, ma un devi spinge!”
Michel