I miei, scarsi nel numero ma efficientissimi, collaboratori sanno quanto sia puntuale - quasi maniacale - nel controllare le cifre relative alle visite al sito che pubblica Elbareport.
Stamani avevo da dare loro una "notizia statistica" e cioè che in nottata qualcuno, senza saperlo ci ha regalato il click N° 4.000.000 (quattromilioni) dall'inizio del 2023.
Tra un mese e mezzo, al compimento dei due anni dei nuovi ottimi servizi garantitici da Infoelba, insieme ad una più affidabile rilevazione dei dati (epurati ad esempio dei collegamenti robotici di controllo del sito), produrremo a lettori e inserzionisti un riepilogo statistico del biennio.
Anticipiamo solo che saranno numeri poco meno che sbalorditivi, probabilmente vicini ad un incremento del 30% annuale della nostra utenza, conseguiti peraltro dopo un anno già più che buono.
Ma passiamo dalla fase di "autocelebrativo" compiacimento agli effetti collaterali più curiosi di questa crescita.
A) spersonalizzazione e sorpasso in curva della notorietà
Chi scrive queste righe per le sue molteplici e confuse attività sociali, dopo 3/4 di secolo di vita si riteneva poco meno che definibile con la labronica allocuzione "lo conosce anche la Zoppa di Montenero", e invece... Invece sempre più spesso dopo essermi presentato con nome e cognome e letto negli occhi dell'interlocutore un'ombra di "e chi cazzo sei?" o la più educata ferajese "e chi mi rappresenti?" devo aggiungere un biascicato "direttore di Elbareport" a cui di norma segue un "ah!", come dire "Ora si che ti sei spiegato!" Sorpassato dal mio stesso prodotto "in curva dell'attenzione".
B) te che scrivi
Altri con i quali abbiamo dei rapporti amicali o di conoscenza, resisi conto della diffusione del giornale e probabilmente di una certa sua affidabilità, se ne escono spesso con un "te che scrivi, dovresti fa' un articolo...". In genere si tratta di questioni che - per il lamentante - hanno un'importanza epocale (non facciamo deliberatamente esempi) ma che hanno scarse (o nessuna) ricadute sulla vita della comunità. Nel caso c'è da spiegare che Elbareport non è un blog, un pubblico sfogatoio, ma un organo di informazione, che sarebbe bene - salvo eccezioni - presentarsi con nome e cognome, e che il suo direttore ne ha piene le palle (e pure un po' più vuote le tasche) delle querele o pseudo tali che hanno, raggiunto quota 22 (per ora tutte passate senza ferita giudiziaria alcuna), visto che gli elbanesi sono molto permalosi e litigiosi.
C) animali abbandonati, ve ne occupate?
Ma anche i continentali fanno la loro parte, con grande considerazione delle nostre capacità e conoscenze, il capo C) che tratta delle richieste (telefoniche) di informazioni più singolari, potrebbe risultare lungo come la proverbiale "camicia di Meo", per misericordia ne citiamo solo alcune, a partire dall'ultima ricevuta mentre stendevamo questo articolo, nella quale si chiedeva un contatto con A.G. Assistente Sociale della ASL, sintetizzando:
-"C'è un treno per Capoliveri?"
-"Quale supermercato di Portoferraio consegna la spesa a domicilio?"
-"Il biglietto del traghetto è valido anche per i musei?"
-"A che ora c'è la parata napoleonica?"
-"Dove fanno il ballo di Napoleone?"
-"Ce la facciamo a fare il giro dell'isola, passeggiando, in un paio d'orette?"
-"Dove distribuiscono le trappole per mufloni e cinghiali?"
- "Ho visto un serpente vicino casa..."
Ultima recentissima:
"Pronto, animali abbandonati?"
"Ci mancherebbe altro!"
"Come scusi?"
"Niente aspetti che le cerco un paio di numeri ..."
Sergio