Ci sono delle espressioni che talvolta acquistano valenza comica ben oltre le intenzioni di chi le usa, effetto che si amplifica laddove a ripetere la involontaria gag siano in diversi.
Orbene, nelle ultime 72 ore abbiamo sentito quattro diversi esponenti del PDL, che vengono divisi erroneamente a nostro parere in "Falchi e Colombe" laddove più consono sarebbe parlare di "Avvoltoi e Galline", accusare il povero PD (ma bada un po' chi ci tocca difendere!) di (testuale) VOLERE LO SCALPO DI BERLUSCONI.
Scalpo è una parola spuria, in pratica l'italianizzazione del termine anglo-americato "scalp" a sua volta mutuato da un lemma scandinavo. Lo apprendiamo da un documentatissimo articolo trovato in rete, che ridimensiona anche tutta la letteratura western sulla pratica dello scotennamento. Citiamo: "... lo scalpo era formato solitamente da una piccola parte rotonda del cuoio capelluto, larga 4/5 centimetri di diametro, che veniva staccata di netto solitamente aiutandosi coi denti ..." (il classico morso in capo, isomma), ma la dotta dissertazione continua in altro passo "Per i guerrieri delle pianure gli scalpi migliori erano quelli presi a indiani nemici, uomini valorosi e dotati di capigliature lunghe e curate".
Ciò appreso, vista la fissa, del pregiudicato soggetto del contendere, del contrastare la sua invincibile decadenza tricologica e il crudele avanzamento della pelata, forse per il Berlusca avere uno scalpo da scotennare sarebbe "un sciogno" come direbbe quel bel gianduiottone del suo amico Briatore, sempre a proposito di gente nota ai tribunali della Patria.
Il più feroce degli Apache, posto di fronte all'incombenza di prelevare l'augusto scalpo direbbe sicuramente: "Me fa schifo staccare moquette da testa di ometto truccato! Puah ...Augh!"
Ma è comica anche questa rappresentazione del preteso accanimento dei feroci piddini: e li vedete quei mammoloni di Scalfarotto, Veltroni, Fioroni o quel pisciapiano di Gentiloni impegnati nella sanguinosa impresa?
Ma c'è un argomento finale .. che taglia la testa al topo, che ci viene proposto dal solito articolo: Sapete cari lettori chi si tramanda fosse stato tra i più crudeli scotennatori? un tizio che si chiamava MATO TOPA CAPO DEI MANDAN. (secondo altra grafia MATO TOPE comunque = Quattro Orsi - il nativo effigiato qui accanto)
Che sia stato uno pseudonimo usato dal medesimo nostro quando si aggirava nelle praterie americane?
In ogni caso il nostro l'avesse incontrato, ci poteva essere un accomodamento che avrebbe salvato il costoso scalpo arcoriano: tra un Capo Topa e chi ha palesemente sempre la Topa in capo, tra cultori del pelo, ci si intende, e si sarebbe fumato il calumet della pace.