Una cosa che mi ha dato sempre molto fastidio è sentirmi incasellare (e pure sentire incasellare altri) in questa o quella corrente di pensiero all’interno di un partito (una volta c’erano sia i partiti che le diversificate idee) che veniva definita con il nome di un esponente ed il suffisso “ano” (peraltro in sé molto poco elegante, e se a sé stante) o “ino”.
Non credo di essermi mai definito in vita mia Ingraiano, Berlingueriano, Amendoliano, e né successivamente Occhettiano, o (brrrr che brutte cose!) Dalemiano o Veltroniano, pur essendomi trovato a concordare con le affermazioni ora di questo ora di quello.
Ricordo anzi che in una delle rarissime interviste che un collega di un giornale locale mi chiese (al tempo, nel pollaio politico elbano avevo un certo peso e una carichetta): alla domanda relativa a quale augusto nome doveva saldarsi il mio “ano” (absit iniuria verbo) risposi di essere un comunista rossiano della sub-corrente sergina.
L’identificazione con una personaggio ha per me qualcosa di inaccettabilmente fideistico: non é casuale che si definisca un adepto: Cristiano, Maomettano, Buddista, Zoroastriano, Luterano, Calvinista, Valdese.
Ma se, come ha detto il nuovo “spiazzante” Papa, la politica può essere una nobile forma di esercizio della religione, non si può della politica fare una religione, e di un capo politico un Messia, si chiami Berlusconi, Grillo, Renzi o Vendola.
Nessun politico è depositario di un Verbo, della Verità, nessun politico è infallibile, nessun politico deve (in democrazia) essere capo indiscusso.
Cari lettori vi ho oggi ammannito questo “pippettone” perché ieri ho scritto sulla bacheca di un politico che stimo moltissimo, e che si può definire l’esponente di maggior spicco del partito per cui ho votato dalla sua nascita, che ha fatto l’onore alla mia famiglia, di intitolare al ricordo di Patrizia il suo circolo elbano, un “post” molto più sintetico (e parecchio più incazzato) il cui testo riproduco qui di seguito:
“Caro Nichi: Matteo Renzi? ... ma anche NO! Cosa c'entra con la sinistra? cosa c'entra con noi? Continui pure a stare con i Marchionne contro la FIOM, continui a farsi finanziare le cene elettorali dagli "investitori off-shore”, a presentare le autobiografie dei multimiliardari fiorentini con gli yacht da 40 metri cangianti dal fucsia al melanzana ...”
E’ vero la politica è l’arte del mediare, ma tra valori … e trovarne uno di valore, ma anche di originale idea della politica, nelle “opere” di questo tronfio boccalone (un ribollito ribiascicato di democristianità in salsa giovanilistica), non ci riuscirei neppure col microscopio.
Se questa sarà la strada abbaierò da solo. Non mi spaventa, ci sono abituato.