“Un uomo normale guarda il culo di una donna e forse ci prova: se ci riesce se la tromba, altrimenti torna a casa. Offendetevi quanto cazzo vi pare, questa è la mia idea".
Per chi non ne abbia avuto contezza, queste finissime espressioni, così rispettose dell'altra metà del cielo (e spiccioli, le donne sono più numerose) non sono state pronunciate in un'infima bettola da un vecchio incallito alcolista, come sarebbe lecito supporre, ma nientemeno che dal sindaco di Terni (mica un paesucolo, un capoluogo di provincia) nel bel mezzo di un consiglio comunale, nel quale, pensate un po', si discuteva del contrasto alla violenza di genere.
L'improvvida e francamente rivoltante uscita è stata riportata e stigmatizzata da tutti i media ed ha provocato un mare di reazioni, ed alla indignazione di tanti non occorre che sommiamo pure la nostra.
Abbiamo citato la performance bandecchiana per altre parole spese "a valle" dallo stesso personaggio, quando questi ha vittimisticamente affermato "Trattatemi come Napoleone, mandatemi all'Elba!"
Orbene, a parte che è un quasi luogo comune la figura del matto che pensa di essere Napoleone, il paragonare il proprio destino a quello del "fatale corso", a parte il nobilitare lo sproloquio con la definizione "idea", accostare una débacle sui culi alla sconfitta di Lipsia è spia di un ego che più che ipertrofico è mongolfiero.
Ordunque:
- è vero che quella elbanese è realmente una popolazione-minestrone, variegata come poche altre della nostra bella Italia.
- è vero che gli elbanesi sono un insieme arlecchinesco, un mix di popoli determinato dal fatto che ben un terzo dei suoi attuali residenti sia nato altrove, ma soprattutto dalle continue ondate di conquistatori occupanti militari o migranti in cerca di pane, succedutesi nei secoli e nei millenni;
- è vero che, inevitabilmente, per effetto delle umane acquisizioni di che trattasi, qualche allogeno troiaio (oltre ai tonti indigeni stanziali), ce lo siamo già puppato (per i foresti: trovato da gestire);
Ma quando è troppo è troppo.
E ieri sera al momento in cui (per restare sul napoleonico), percossi, ma non attoniti, abbiamo sentito ipotizzare dal succitato torzolo l'esilio elbano, ci è parso di udire un coro levarsi da ogni canto dell'isoletta Verde&Blu, un collettivo
CI MANCHI ANCHE TE !
No, no, che la storia non abbia a ripetersi eh! Caso mai speditelo direttamente a Sant'Elena.