Ho sentito usare per definire lo spazio politico nel quale ho sempre depositato il mio voto, con delle metafore agresti: campo largo, campo giusto, campo progressista, campo dell'alternativa...
Dopo un'attenta osservazione di quanto politicamente accaduto a Cosmopoli, anche in omaggio alla stagione, credo che la definizione che più calzi per appellare lo spazio dove, mio malgrado, mi ritrovo costretto, è CAMPO DI FAVE.
E per essere sicuro di fare incazzare tutti (che volete mi freghi, sono un anziano privo di ambizioni, non mi preoccupo di piacere a chicchessia), specifico che il comportamento leguminoso riguarda tanto i festanti benecomunisti che i fieri zinaioli.
In un qualsiasi umano confronto, se si trova un accordo si guadagna in due, sennò in due ci si perde.
E mi pare di assistere ad un film già visto: col Comune graziosamente portato in dono alla destra, per ripicche e personalismi, il che in sé non sarebbe neanche una sciagura, se - periodo ipotetico della irrealtà - essa esprimesse amministratori decenti.
Qualcuno obietterà che non rappresento nessuno, e che non posso permettermi giudizi così tranchant; è vero rappresento solo me stesso, ma mi arrogo il diritto di rappresentare la MUIP (Marcia degli Unitari Incazzati Progressisti). Siamo molti di più di quanti immaginate.
E tornando a quelli che mi dovrebbero essere più vicini, per sentire, ricordo che i ferajesi usano dire: "Metti capo che l'anni ce l'hai". L'anni ce l'avete (abbondanti, tutti o quasi).
Avete - a proposito di abbondanza - un mese abbondante di tempo per tornare indietro, chiudetevi in conclave (ma proprio in senso etimologico a chiave) in una stanza e stilate un programma di due pagine in 10 punti, leggibili anche dall'ultimo dei cittadini.
E quanto al primo dei cittadini, il candidato sindaco, invece di riempirvi la bocca della parola partecipazione, fateci partecipare seriamente, tutti, alla scelta, sottoponendo al vaglio dei cittadini elettori progressisti, con delle primarie, le candidature gia emerse o - perché no - altre.
Se una volta tanto dimostrerete di aver vero coraggio, per Portoferraio non potrà che uscirne che del bene.
sergio rossi