Caro Sergio ho letto il tuo a sciambere del campo di fave. (...) Super condivisibile.
Ho iniziato a frequentare le stanze e i ghetti della politica elbana a 19 anni proprio a Portoferraio in una formazione "radicale".
Poi (dopo peripezie varie) ora sono senza casa politica, ma rimango una fava di sinistra.
In tutti questi anni ho capito che i portoferraiesi - senza offesa - sono più fave delle altre fave elbane me compresa.
La cosa assurda che si agitano come muggini più con i loro compagni che con i piranha delle destre. Sono tutti senza eccezione alcuna troppo orgogliosi per fare un passo indietro.
Ora poi che alcuni si sono legati ai cinque stelle anche la parola compromesso è diventata blasfemia.
Quindi politicamente perdenti. Mi dispiace tanto perché sono tutte persone valide oneste ma troppo politicamente troppo portoferraiesi. Sarà forse per questo che una parte di loro vuol farsi rappresentare da una non paesana o forse la verità è che tutti sono pronti ad alzare la voce ma non sono mai stati pronti ad esporsi in prima linea.
Alcuni, ripeto se pur validi e belle persone, sono troppo vetuste per la politica odierna e non riescono a farsi da parte per far crescere i giovani.
Non capisco che il loro pensiero se pur corretto non è più comprensibile e obsoleto ai giovani, il loro metodo è venuto a noia e non avvicina più nessuno, ecco perché alle riunioni le teste bianche sono la maggioranza.
Scusami se mi sono sfogato con te ma nel rispetto del ruolo che ricopro non posso pretendere direttamente parte alle chiacchiere.
Comunque complimenti di nuovo per il tuo a sciambere e speriamo in questo conclave, in una formazione.
Lettera Firmata